Lagos sottolineò che non si tratta oggi solo delle richieste degli studenti, bensì di un movimento più amplio, di segno sociale e politico e che discute il sistema nel suo insieme per essere escludente e promuovere le disuguaglianze.
Il Cile attraversa un periodo con un’esplosione di proteste e manifestazioni di tutti i tipi contro l’educazione di mercato.
Tra le ultime iniziative per dimostrare lo scontento contro La Moneda, oltre 500 coppie di studenti si sono incontrati in Piazza delle armi a Santiago, per baciarsi manifestando così in modo totalmente pacifico contro la proposta del governo cileno sull’educazione. Gli studenti e i docenti hanno mostrato la loro “passione educativa” condividendo un bacio in piazza. Questo atto singolare di protesta si è poi diffuso in varie città del paese sud-americano come Valparaiso, Concepcion, La Serena, Valdivia, Arica ed Antofagasta.
Ieri trascese anche nell’ambito nazionale l’occupazione pacifica da parte di alunni delle medie e per lo spazio di tre ore della sede del governativo Partito di Rinnovazione Nazionale.
Matias Cardenas, uno dei giovani partecipante a questa azione, ha detto che torneranno sulle strade in massa il prossimo 14 luglio in difesa dell’educazione pubblica e gratuita.