Ha vinto il desidero di poter cambiare il presente e a determinare il proprio futuro.
Ha vinto la coscienza che il bene di ognuno di noi si nutre del bene del villaggio globale in cui viviamo.
*”Alla luce dei risultati attuali”*, – dichiara Tony Manigrasso, segretario del Partito Umanista – *”stasera andremo a festeggiare: è una vittoria culturale, prima che politica, del popolo italiano. Oggi, l’acqua e il nucleare hanno trovato il loro legittimo impedimento: il diritto di tutti di scegliere vale molto di più del profitto di pochi. Fin dalle prime firme raccolte l’anno scorso il Partito Umanista ha sempre sostenuto i referendum abrogativi. Oggi, per l’ennesima volta, si smentiscono le azioni di governo dell’attuale esecutivo in materia di politiche liberiste. Il Governo dovrebbe andare a casa e lasciare spazio alle nuove generazioni, che forse hanno una visione più interessante rispetto alla gestione dei beni comuni, tutti i beni comuni, non solo l’acqua.”*
Non c’è governo, né organizzazione, né partito che può cambiare la situazione se in ogni persona non si risveglia quella forza interna, quella speranza e non si attiva la partecipazione per prendere in mano il proprio destino. Questa forza si sta risvegliando ovunque, dall’Africa del Nord all’Europa, dalla Spagna al Portogallo, all’Italia.
E quando c’è speranza e si chiede profondamente un futuro migliore, allora anche gli Dei fanno la loro parte.