Decine di migliaia di persone chiedono semplicemente di essere
ascoltate, chiedono un confronto vero, pretendono che
alle loro ragioni – scientificamente documentate – si risponda
entrando nel merito. In cambio ricevono insulti e l’accusa di
voler difendere il loro piccolo cortile, di volersi opporre al
progresso, di non rispettare le regole: slogan e accuse infondate
in risposta ad argomenti seri, a pratiche di protesta
pacifica, all’utilizzo rigoroso di ogni spazio previsto da
leggi e
procedure.
L’opposizione al TAV Torino-Lione è diventata in questi anni
un esempio di partecipazione democratica dal basso, di
democrazia vera, di resistenza all’illegalità ed al sopruso in
difesa dei beni comuni: un’opposizione popolare che può
contare sul sostegno della comunità montana e di ben 24 consigli comunali.
Viceversa il governo e le potenti lobby che governano l’economia e la
finanza, con l’appoggio di partiti di maggioranza e
minoranza, non hanno esitato a stravolgere procedure, infrangere leggi
e ingannare l’Unione Europea pur di assicurarsi
un grande business da cui anche la grande criminalità organizzata e le
mafie contano di trarre profitto. Hanno scatenato
una grande campagna mediatica per nascondere le dimensioni e le
ragioni dell’opposizione, per screditare il movimento
notav presentandolo come covo di estremisti e sovversivi: la
criminalizzazione del dissenso è un’arma micidiale a cui
ricorre solo chi disprezza il confronto democratico e le regole condivise.
Oggi, fallito ogni tentativo di comprare il consenso e la benevolenza
di cittadini e sindaci, il governo sta preparando una
nuova prova di forza: il Prefetto assicura che “sarà il Questore a
decidere tempi e modi” per installare il primo cantiere. E
mentre la campagna di disinformazione si intensifica rispuntano le
intimidazioni mafiose e le provocazioni che si ripetono
puntuali dal 2005 ad oggi, dagli incendi dolosi dei presidi notav alle
buste con le pallottole. In nessun caso indagini serie
hanno portato a individuare i responsabili, ogni volta il movimento
notav ha denunciato la natura mafiosa di tali gesti, ha
riaffermato e rivendicato con orgoglio il carattere pacifico della
propria lotta, ha invitato a cercare esecutori e mandanti tra
chi ha interesse ad avviare i cantieri.
Se questo è il quadro non possiamo rimanere indifferenti, non
possiamo rimanere in silenzio e ci rivolgiamo a singoli
cittadini, associazioni, sindacati, movimenti, esponenti del
mondo della cultura affinché si uniscano a noi in questo
appello.
Appello per la democrazia e il rispetto della legalità in Val di Susa
Come singoli cittadini, associazioni, sindacati, movimenti, esponenti
del mondo della cultura:
x rifiutiamo l’idea che la realizzazione di una grande opera possa
ridursi ad un problema di ordine pubblico
x condanniamo senza riserve l’invito ad usare la forza e
a militarizzare il territorio lanciato nei giorni scorsi da
rappresentanti del popolo eletti in Parlamento, da alcuni partiti e
da alcune associazioni di imprenditori
x denunciamo il disprezzo delle più elementari regole della
democrazia e pretendiamo dal governo il rispetto della
legalità, il rispetto dei diritti dei cittadini, il rispetto
nei confronti della amministrazioni locali democraticamente
elette
x respingiamo il ricatto e le strumentalizzazioni secondo cui chi
si oppone al TAV non difende il lavoro: al contrario
la realizzazione di questa grande opera inutile penalizzerebbe
pesantemente le economie locali in cambio di
pochi posti di lavorio precario e privo di tutele e di
diritti, mentre un diverso utilizzo delle risorse pubbliche
creerebbe numerose opportunità di nuova occupazione
x le ragioni di chi si oppone a questa grande opera inutile,
devastante, che sottrarrebbe enormi risorse economiche
ai servizi pubblici di tutto il paese sono le nostra ragioni: non ci
rassegniamo all’idea che il nostro futuro possa
essere deciso da quell’intreccio perverso tra politica, affari e
criminalità organizzata che governa ampie aree del
nostro paese e inquina la nostra società.
Il nostro riferimento continua ad essere la Costituzione, quella
Costituzione nata dalla Resistenza e oggi troppo spesso
violentata. Per queste ragioni esprimiamo la nostra solidarietà
alla resistenza notav e ci impegniamo a sostenerla
concretamente.
Invitiamo a diffondere questo appello e a raccogliere
nuove adesioni (per aderire: [www.notavtorino.org](www.notavtorino.org))