Di fronte a questa tragica situazione condanniamo con fermezza:

– la violenta repressione scatenata da Gheddafi contro le legittime richieste dei manifestanti.

**Denunciamo**:

– l’ipocrisia dell’Europa, che dopo aver sostenuto per anni Gheddafi, vendendogli armi e tecnologia nucleare, ora si accorge che si tratta di un sanguinario dittatore.

– e in particolare l’Italia, che sostiene il cinico ricatto di Gheddafi, sempre pronto a minacciare di interrompere la sua nefasta collaborazione nel “contenimento” dell’immigrazione clandestina (ossia lager disumani dove spariscono gli immigrati respinti dai “civili” paesi europei).

**Ribadiamo:**

– il nostro sostegno a ogni protesta nonviolenta in Libia.

– la certezza che il vento di cambiamento che ha cominciato a soffiare in Tunisia non si fermerà, abbattendo anche in Libia l’ennesimo regime al potere da decenni.

Ci auguriamo che il terribile prezzo di sangue pagato finora non aumenti ancora e che anche in Libia possa cominciare una nuova era di democrazia e libertà, secondo le più profonde necessità dei popoli.