Più di un miliardo di dollari vanno persi ogni anno a causa della corruzione nel mondo, ha ricordato Ban Ki-Moon aprendo la conferenza per la fondazione della IACA con sede a Laxenburg, una piccola città vicino a Vienna.
Nell’antico palazzo degli Asburgo, l’Hofburg, il foro ha riunito 600 alti rappresentanti di più di 90 paesi, organizzazioni intergovernative, reti sociali e imprese private.
Su iniziativa dell’ufficio ONU contro la Droga e il Crimine (UNODC) , L’Ufficio Europeo contro la Frode (OLAF) e la Repubblica dell’Austria, il nuovo ente si propone di formare professionisti di tutto il mondo per combattere la corruzione, promuovere la ricerca, la cooperazione e l’assistenza tecnica in questo campo.
“Spero che questa accademia goda del supporto universale, non solo da parte dei governi ma da tutti i livelli della società” ha detto Ban Ki-Moon.
Ban Ki-Moon ha ricordato che “troppo spesso le persone si sono semplicemente rassegnate ad accettare la corruzione ma l’intolleranza verso di essa sta crescendo in tutto il mondo.”
Ed ha espresso il suo auspicio che la IACA “aiuterà a creare una cultura di integrità e una nuova generazione di leader nel settore pubblico e privato, anche se ancora molti sono gli ostacoli da affrontare.”
Il Segretario ha poi sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale per recuperare gli attivi avvertendo che i metodi tradizionali non servono, soprattutto in ambito finanziario.
Il denaro che va perduto a causa della corruzione è stimato tra 1 e 2 miliardi di dollari all’anno, ovvero dieci volte il bilancio annuale dei paesi della OCDE.
“Un grosso ostacolo risiede nel fatto che non sappiamo come misurarla e ciò è necessario per combattere questo nemico invisibile” quindi il primo passo sarà “verificare come la società percepisce la corruzione” ha aggiunto. La IACA è un nuovo e valido strumento. Ambizioso ma fondato sulla vita reale, sulle persone e le istituzioni alle quali si rivolge e, nonostante ci sia ancora molto da lavorare, come Segretario Generale dell’ ONU mi impegno ad appoggiare questa accademia.
D’altro canto il ministro degli esteri austriaco, Michael Spindelegger, ha dimostrato soddisfazione del fatto che 25 paesi di tutti i continenti si siano mostrati disposti a firmare oggi l’accordo per la creazione dell’accademia riconoscendola come un’organizzazione internazionale.
Tra questi, vari paesi dell’America Latina che hanno anche inviato rappresentanti all’appuntamento di Vienna.
“Firmeremo perchè ci interessa molto” ha detto Nardi Suzo Yturri, ministro per la Trasparenza Istituzionale e per la Lotta alla Corruzione boliviana.
“Noi, come governo, abbiamo già iniziato un processo significativo di formazione e di cambiamento nella lotta alla corruzione. La Bolivia è interessata a far parte dell’accademia, perché speriamo che possa ampliare tutto il processo di formazione dei lavoratori del settore pubblico”.
Il ministro ha sottolineato che il nuovo presidente Evo Morales ha ottenuto importanti risultati e che sebbene esistano ancora molti casi di corruzione, sono denunciati e processati.
Anche il Perù aspira a collaborare in “questa lotta globale che è tanto importante per tutto il mondo” secondo quanto ha detto Javier Villa Stein, presidente della Magistratura.
L’accordo per l’adesione alla IACA resta aperto per gli Stati membri dell’ONU fino al 31 Dicembre 2010.
Tradotto dallo Spagnolo da Eleonora Albini