Una storia iniziata con la prima fase del progetto, arrivata fino alla Conferenza dei popoli del Caucaso a La Verna nel maggio del 2009, dove 150 persone, fra figure accademiche e personaggi di spicco della società civile caucasica, hanno discusso, sviluppato e approvato all’unanimità il documento ideato dagli studenti di Rondine neanche un anno prima.

Il passo successivo è stata l’apertura di un secondo momento del progetto, volto a favorire la diffusione del Documento. Questo per suscitare un sentimento di simpatia internazionale, cercando in questa maniera di unire le principali anime dei popoli direttamente coinvolti.

Ed ora, è notizia di pochi giorni fa, un viaggio in programma, il cuore pulsante dell’intero progetto. Un viaggio che prenderà inizio a metà luglio: direzione Caucaso del Sud, dove una delegazione di Rondine incontrerà tutti i rappresentanti istituzionali, accademici, religiosi e civili dei popoli coinvolti per consegnare i “14 punti”, ricevere l’adesione e realizzare con loro dei gesti simbolici e di impegno per la pace.

Nato con intenti “romantici”, dunque. O meglio, nato da un gruppo di giovani studenti universitari, provenienti da zone in conflitto, che imparano giorno per giorno la cultura della pace nel piccolo borgo di Rondine. Un documento generato in risposta ad una guerra, quella fra Georgia e Russia, scoppiata solamente nel 2008. Concepito per un’imprescindibile voglia di cambiare le cose, per un’esigenza di pace continua in una regione in conflitto.

Sta di fatto che Ventidipacesucaucaso, sta concretizzando i suoi fini: superare il conflitto, iniziando da alcuni punti di unione, senza tifare e senza giudicare, ma in nome del dialogo e dalla convinzione che una pacifica risoluzione delle crisi è una strada sempre possibile per i popoli. E da questo momento, i “14 punti” hanno preso a far “soffiare i loro venti di pace”, venti che passano di mano in mano agli Ambasciatori, ai Capi di Stato, alle Autorità religiose. Nato con intenti “romantici”, dunque. Ma cresciuto nella concretezza e nella forza diplomatica di un vero e proprio documento “politico”.

Per seguire il viaggio, questo viaggio di amicizia e di pace, è disponibile il sito [www.ventidipacesucaucaso.it](http://www.ventidipacesucaucaso.it “www.ventidipacesucaucaso.it”) , dove in tempo reale, viene e verrà aggiornato lo stato del lavoro, gli obiettivi raggiunti dal progetto, gli amici incontrati, o che saranno incontrati, durante il viaggio, i risultati raggiunti. Stare vicini a “Ventidipacesucaucaso” pur stando lontani. Dall’indirizzo internet è anche possibile dare un piccolo contributo alla buona riuscita del progetto: è, ad esempio, possibile firmare e sottoscrivere il documento, oppure tradurre i “14 punti” in lingue diverse (vanno benissimo tutte le lingue del mondo). Ma sono tanti e i più disparati i modi per aggiungere anche il vostro, di passi, a questa lunga marcia di pace. Basta mettersi in gioco.

Sarà un po’ come partire tutti insieme alla volta del Caucaso del Sud. E allora, che dire, buon viaggio anche a te!

Per approfondimenti: [www.rondine.org](http://www.rondine.org “www.rondine.org”)