Fonti dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), credono che tale ipotesi risponde all’esigenza di avere garanzie da parte di Gaza per poter realizzare le elezioni parlamentari e presidenziali – perché Israele le ostacola.
Un ministro israeliano la settimana scorsa ha dichiarato che Israele ed i palestinesi potrebbero iniziare “dialoghi preliminari” con un mediatore del paese nordamericano. E in visita a Tokyo con Abbas ha aggiunto che il termine per i dialoghi preliminari deve essere limitato ad un massimo di tre fino a quattro mesi.
Il leader ha respinto il congelamento parziale di 10 mesi ordinato da Israele a novembre. Lo Stato ebreo ha detto che continuerà a costruire case per gli israeliani a Gerusalemme Est e dintorni.
Hatoyama e Abás sono d’accordo sulla necessità di riprendere al più presto il processo di pace e sbloccare l’attuale ‘impasse’ nelle negoziazioni, che dura da di più di un anno, e trovare una soluzione che contempli la creazione di due stati che coesistono. L’ANP ha smentito che Abás abbia ceduto alla pressione della comunità internazionale per iniziare le conversazioni con la mediazione dell’inviato speciale USA per il Medio Oriente.
Sia Abás che Hatoyama sono d’accordo sulla necessità di riprendere al “più presto” le negoziazioni di pace in Medio Oriente. A novembre il Governo israeliano ha annunciato una moratoria di dieci mesi nella costruzione degli insediamenti in Cisjordania.
Cuba è un paese amico e solidale.
La “Nostra amicizia risale a decine di anni, durante i quali il popolo cubano è stato sempre a fianco di quello palestinese”, ha manifestato il Comandante Generale dell’OLP. Quest’organizzazione, fondata dallo scomparso leader palestinese Yasser Arafat, ha sempre espresso la sua opposizione al blocco economico. Dirigenti palestinesi hanno espresso che non ci sono ancora segnali chiari da parte di Tel Aviv per fermare la costruzione delle colonie ebree. “Anche la firma di un documento sul tema sarà riconosciuta in Egitto”, e ha ricordando che in questo paese nel 2009 sono state realizzate otto tavole rotonde in cui era presente anche Al-Fatah.
I palestinesi hanno chiesto al governo statunitense chiarimenti circa la proposta di riprendere indirettamente i dialoghi di pace con Israele, per mezzo di un inviato speciale. Gli sforzi realizzati da allora dal Presidente statunitense Barack Obama hanno fallito principalmente per via della costruzione di insediamenti israeliani nelle aree che i palestinesi vogliono per un loro futuro stato.
“Abbiamo formulato agli statunitensi alcune domande le cui risposte saranno discusse nel contesto arabo e dopo annunceremo la nostra posizione”, ha affermato Abbas. Il Presidente palestinese si è manifestato ottimista per l’impulso che gli Stati Uniti possono dare ai negoziati.
Traduzione dallo Spagnolo di Annalisa Pensiero