“La Nestlé dimostra ancora una volta la sua arroganza riguardo al problema della fame nel mondo”. Così Andrea Ferrante, presidente dell’Associazione Italiana Agricoltura Biologica commenta la dichiarazione del presidente della Nestlé, la più grande multinazionale alimentare del mondo, durante un incontro tra la Fao e il settore privato a Milano, svoltosi il 12 novembre.Peter Brabecke-Letmathe, ha infatti dichiarato: “E’ sconfortante vedere con che semplicità un gruppo di benintenzionati e ben nutriti attivisti possa decidere sulle nuove tecnologie a scapito di chi sta morendo di fame”.
Andrea Ferrante risponde: “La Nestlé è uno degli attori principali del deprezzamento dei prodotti agricoli fatti dai contadini, e dunque uno dei responsabili dell’impossibilità dei produttori del Sud del mondo di commercializzare i loro prodotti sul mercato locale. Valga un esempio su tutti: il caso del latte in polvere venduto dalla multinazionale nei paesi in via di sviluppo”.
Ferrante aggiunge: “La multinazionale alimentare si permette di offendere le organizzazioni contadine di tutto il mondo che sono riunite in questi giorni a Roma per il Forum parallelo della società civile – Sovranità alimentare dei popoli ora! Ma in questo modo, la Nestlé dimostra ancora una volta l’incapacità totale di comprendere come il suo modello di produzione, che contribuisce a un sistema responsabile di obesità e cattiva alimentazione, sia anche un pezzo importante della cause dei cambiamenti climatici, della povertà e della fame nel mondo”.
[Per approfondimenti sul programma del Forum per la Sovranità Alimentare dei Popoli](http://peoplesforum2009.foodsovereignty.org/ “Per approfondimenti sul programma del Forum per la Sovranità Alimentare dei Popoli”)