un posto inimmaginabile in cui l Fiume Nilo e l’arte convergono al Cairo, The World March ha raggiunto ancora una volta il suo obiettivo: più di 150 persone si sono riunite e hanno partecipato ai dibattiti, il grafiti, la mostra d’arte e la musica che hanno arricchito questo spazio di pace e nonviolenza. Uno spazio messo a disposizione a El Sawy Cultural Wheel, epicentro culturale di questa cosmopolita città, per annunciare l’appello mondiale che chiede la pace e la costruzione della cultura della nonviolenza.
Partecipanti di diverse nazionalità e credenze hanno contribuito con le loro esperienze con spontaneità arricchendo e invitando alla discussione. Sara El Kassar, fantastica collaboratrice di nazionalità egiziana ha presentato la marcia ringraziando il pubblico anfitrione, mentre Eduardo Gozalo, spagnolo e rappresentante della Marcia, ha espresso i punti principali che hanno convocato il movimento, facendo un appello a fomentare la mondializzazione come una forma d’integrazione e fratellanza interculturale che può contribuire alla costruzione della pace.
Altri partecipanti come Selvete Thaqi, del Kosovo ha brillato per la sua allegria ed ha ringraziato la Marcia per l’opportunità di visitare l’Egitto, parlando in albanese, ha esaltato anche l’opportunità di interscambio culturale che si apre con quest’iniziativa globale. Jakeline Delgado, del Perú, ha manifestato con emozione la necessità di trasformare il comportamento personale per fomentare la pace e la nonviolenza. Luisa Trujillo ha fatto un discorso contundente sulle esperienze di violenza e di costruzione della cultura della nonviolenza nel suo paese natale, la Colombia.
Salim Asar, polacco-egiziano, ha messo in risalto le “guerre ingiustificate” come avvenimenti storici utili per costruire forme nonviolente nella soluzione di conflitti.
Moustafa Ibrahaim fece una emotiva testimonianza personale.
Prima di finire, Shaima Salah ringrazzio informando della importanza della Marcia Mondiale atraverso il Medio oriente.
Inoltre, a El Cairo ha preso le mosse il graffiti della Nonviolenza, uno spazio di espressione che cerca di raccogliere le nozioni e le opinioni che le diverse comunità hanno sul tema della nonviolenza. Viaggerà con i marciatori e arriverà a Punta de Vacas come simbolo dell’unione dei popoli. La marcia si sposta dal Nilo fino in Israele in Palestina, poi in Giordania che si unirà all’appello e proseguirà per la Turchia.
Il mondo arabo ha lasciato la sua impronta nella Marcia Mondiale, mentre si aprono cammini di dialogo e discussione che mostreranno i loro frutti nei prossimi mesi. Uno di questi è l’adesione alla marcia di un altra Band musicale locale, oltre a Taxi.
Imágenes : http://picasaweb.google.com/imagenpressenzaspain/ElCairo4Y5Octubre2009#
Traduzione dallo Spagnolo di Annalisa Pensiero