Invitati dalla sezione danese dell’organizzazione internazionale Peace Alliance ad una conferenza sulla pace a Copenaghen, i rappresentanti della Marcia Mondiale per la Pace hanno preso atto e sostenuto la creazione di un Ministero della Pace, a somiglianza di quelli esistenti in Costa Rica, Nepal e nelle Isole Salomone.
Pressenza, Copenaghen, 30/10/2009 Birger Norup, coordinatore internazionale del movimento Peace Alliance, si è mostrato felice dell’arrivo della Marcia Mondiale nella capitale, dando un’ulteriore spinta alla sua iniziativa scandinava di creare un ministero della pace all’interno dei governi internazionali. Rafael de la Rubia, portavoce della Marcia e fondatore di “World without Wars”, ha sottoscritto in toto questo passo, invitando il parlamentare Alexander Mora, proveniente dal primo paese al mondo a fare a meno di armamenti, a spiegare la sua esperienza. Il 14 settembre 2009 la Costa Rica ha promulgato una legge che ha trasformato il Ministero della Giustizia in Ministero della Giustizia e della Pace.
L’idea risale a qualche tempo addietro. Per esempio, il 22 gennaio 2008 l’allora ministro britannico per l’Africa, l’Asia e le Nazioni Unite Lord Malloch Brown dichiarò, durante un summit di ministri inter-partitici sui conflitti: “Sono una persona che non ha particolari ambizioni all’interno del governo britannico al di là dell’attuale posizione, ma mi piacerebbe molto essere il primo Ministro della Pace di questo paese”.
L’iniziativa di “Peace Alliance” a favore dei Ministeri della Pace viene ad aggiungersi alle altre proposte della Marcia Mondiale.
In serata, i membri della squadra di base hanno partecipato ad un evento particolarmente caloroso, circondati da un centinaio di persone fornite di torce. Gli organizzatori avevano sistemato migliaia di candele lungo le rive del fiume e sui muri del ponte. Il famoso attore danese Peter Mygind è venuto di persona a portare il proprio sostegno alla Marcia Mondiale per la Pace e la non violenza, lui il cui figlio è stato vittima di bullismo a scuola di fronte a testimoni passivi. A conclusione di questa celebrazione, così autentica, festosa e semplice, decine di volontari hanno acceso un centinaio di lanterne volanti che hanno illuminato nel cielo il sentiero delle loro speranze.
Traduzione dal francese di Giuseppina Vecchia