*”Abbiamo illustrato i pericoli ed i costi per il taglio e lo stoccaggio delle scorie nucleari in una città di 250.000 abitanti. Finalmente i politici locali si stanno svegliando, ma non è sufficiente. La gente di Plymouth ha bisogno di garanzie sul fatto che non sarà costruito un impianto di stoccaggio di scorie nucleari”.*
Gli attivisti locali della CND *(Campaign for Nuclear Desarmament)* e gli ambientalisti hanno lottato per anni contro i pericoli di una darsena nucleare.
Tony Staunton, Segretario del Consiglio Sindacale di Plymouth, ritiene che la Darsena abbia troppo potere sui politici locali:
*”Con la nostra scuola elementare più prossima a soli 400 metri da una contaminazione radioattiva, a livello locale vi è indignazione sull’elezione di Plymouth perché diventi un centro nazionale per lo stoccaggio di scorie nucleari provenienti da sottomarini obsoleti. Questo significa metalli e attrezzature estremamente tossici, e non solo i cosiddetti rifiuti a basso livello di tossicità. La proprietà, la privata Babcock Marine, spera di ottenere miliardi di profitti dalla contaminazione della nostra città nei prossimi cento anni. E ‘una vergogna!”*
Il ministero della Difesa ha convocato una riunione d’emergenza per Venerdì 23 ottobre, nel tentativo di rassicurare i politici locali e la Camera di Commercio, anch’essi preoccupati del fatto che la discarica nucleare impedisca la rigenerazione di Plymouth come città costiera.
Gli attivisti sono preoccupati che le riunioni si svolgano in loro assenza o in assenza di qualsiasi controllo pubblico. Essi ritengono che il Ministero della Difesa stia cercando di distogliere l’attenzione dalle manifestazioni in programma per il 31 ottobre, incontrando in segreto i leader della comunità locale.
*“A Plymouth c’è stata una cultura della segretezza e una scarsa consultazione, e il pubblico è stato tenuto all’oscuro. Vogliamo una piena trasparenza prima che vengano prese eventuali decisioni, e un’accurata indagine pubblica su ogni piano che riguardi il taglio e lo stoccaggio di scorie nucleari nel bel mezzo di una popolazione così vasta”*, ha spiegato Kate Hudson.
La CND oggi ha invitato il Ministero della Difesa a garantire la piena partecipazione dei gruppi di manifestanti locali e degli ambientalisti in qualsiasi discussione sul futuro della base nucleare.
*”Miliardi di sterline di denaro dei contribuenti hanno garantito lo stato dell’arte degli impianti ingegneristici della Darsena”, ha spiegato Tony Staunton. “Questo impianto dovrebbe essere trasformato in un centro per la produzione di turbine per l’energia eolica e l’energia a onde, finalizzato a controbattere il cambiamento climatico, e non a contaminare con radiazioni le spiagge della parte orientale della Cornovaglia e l’intero parco nazionale di Dartmoor della 10° città più grande d’Inghilterra”.*
Tradotto dall’inglese: Matilde Mirabella