L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) cammina diretta verso il suo rinnovamento poiché l’attuale struttura non risponde più alla realtà mondiale. Questa la dichiarazione del presidente dell’ABI, Miguel D`Escoto.
Ha commentaro di voler “avviare una gestione di rinnovamento dell’ONU che possa non solo apportare riforme e aggiustamenti, ma anche affrontare una nuova visione per la sua esistenza con insieme di paesi membri che assumano attitudini solidali e non di conflitto permanente”.
“Nell’ONU abbiamo membri molto influenti e molto potenti che non hanno mai creduto nell’impero della Legge, nelle relazioni internazionali, ma hanno sempre creduto nella Legge della jungla, nel diritto del più forte, e considerano anche che il rispetto degli impegni presi è cosa per i deboli. I potenti credono di poter fare ciò che vogliono in tutta impunità e questo deve cambiare”.
Inoltre D’Escoto ha affermato che esiste l’obbligo di affrontare con un’altra visione l’andamento degli organismi internazionali affinché possano incrementare la solidarietà e la fratellanza, con valori e principi che sono stati scartati dalle visioni attuali attente solamente all’interesse dei potenti.
“Dobbiamo andare avanti con questa visione di cultura e solidarietà, senza pratiche né sogni imperialisti, cosa che è contraria alla Carta dell’ONU, come fa il capitalismo che promuove l’egoismo”.
D’Escoto aggiunge che per esempio 30 anni fa i paesi ricchi si assunsero l’impegno di contribuire a sradicare la povertà nel mondo: si impegnarono a donare lo 0,7% del Prodotto Interno Lordo (PIL) delle loro economie per aiutare lo sviluppo.
“Vale a dire che dalla tavola dell’abbondanza cadevano briciole per la lotta contro la povertà, però neppure queste briciole sono riusciti a dare. Gli Stati Uniti non hanno donato neppure lo 0,2% del loro PIL, nonostante sia un paese che spreca miliardi di dollari in guerre genocide con il proposito di accumulare risorse naturali, come nel caso dell’Iraq”.
D`Escoto è stato in Bolivia per consegnare al presidente Evo Morales una pergamena in cui l’ABI lo ha dichiarato “Eroe mondiale della Madre Terra”, in virtù della sua lotta in difesa delle risorse offerte dalla natura all’umanità.
Morales si aggiunge così a due altri grandi che l’ONU ha dichiarato eroi mondiali, cioè Fidel Castro di Cuba e Julius Nyrere della Tanzania, che presero il riconoscimento rispettivamente di “Eroe della Solidarietà” ed “Eroe della Giustizia Sociale”.
D’Escoto è un sacerdote cattolico seguace della teologia della liberazione e della resistenza nonviolenta, è dottore in Comunicazione laureatosi nell’Università di Colombia. E’ stato assessore ministeriale nelle relazioni internazionali del governo del Nicaragua.
E’ stato anche ministro degli Affari Esteri del Nicaragua durante il governo sandinistra tra il 1979 e il 1990 e ha dato impulso alla creazione di una serie di organizzazioni umaniste come quella dei “Preoccupati per la Salute e la Nutrizione dei Nicaraguensi Poveri”.
Nella sua vita politica si è distinto per la difesa dell’attuale presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, e per le sue critiche acerrime ai governi degli Stati Uniti, in special modo quelli guidati da Ronald Reagan e George W. Bush.
Negli anni ’70 D’Escoto si è unito al Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN). Ha ricevuto un’ammonizione del Papa Giovanni Paolo II per il suo coinvolgimento in politica.
*di* Adalid Cabrera Lemuz
Tradotto dallo spagnolo da Roberta Consilvio