Questa mattina, all’Associazione della Stampa di Madrid, l’organizzazione umanista Mondo senza Guerre ha presentato la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza in Spagna. Erano presenti un centinaio di persone provenienti da diversi ambiti, per manifestare la loro adesione al progetto e, in alcuni casi, informare su alcune delle iniziative più importanti che si stanno sviluppando.
“Vogliamo che sia la più grande manifestazione per la Pace e la Nonviolenza della storia. Dobbiamo mobilitarci!” ha dichiarato Rafael de la Rubia. “Questa Marcia, che sarà costituita da tantissime iniziative in contemporanea, tra il 2 ottobre 2009 e il 2 gennaio 2010, chiede l’eliminazione delle armi nucleari, il ritiro delle truppe di invasione dai territori occupati, la firma di trattati di non aggressione tra i paesi, il disarmo progressivo e proporzionale e il rifiuto della guerra tra i paesi come metodo per la risoluzione dei conflitti. Vogliamo creare una coscienza rispetto alla necessità di ripudiare ogni tipo di violenza.”
La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è iniziata come progetto dell’associazione umanista Mondo senza Guerre. A oggi hanno aderito circa 2000 organizzazioni in tutto il mondo. Da un progetto iniziale di 40 paesi, oggi sono più di 90 quelli in cui si terranno iniziative, in oltre 300 città. La Marcia ha raccolto quasi 400.000 adesioni, di cui 200 tra università e scuole e più di 800 personalità in diversi campi: premi Nobel (Esquivel, Saramago, Menchu); intellettuali (Galeano, Chomsky) e recentemente gli artisti spagnoli Penélope Cruz e Pedro Almodóvar.
I presidenti di Argentina, Cile, Croazia e Timor Est hanno aderito alla proposta, e nelle prossime settimane aderiranno altri governanti. Carmen Almendras, Ambasciatrice della Bolivia in Spagna, è intervenuta alla presentazione dichiarando che “la Bolivia è il primo stato che nella Costituzione rifiuta la guerra come metodo di risoluzione dei conflitti”.
All’atto hanno esposto le loro testimonianze Nuria del Viso, ricercatrice del Centro Ricerche per la Pace CIP-Ecosocial; Hernán Zin, giornalista e reporter di guerra; il ciclista Abraham Olano, i cantanti Julio Castejón (Asfalto) e Teo Cardalda (Cómplices) e Javier Gurruchaga, che hanno invitato i presenti ad appoggiare e diffondere la proposta. “La nostra associazione difende la libertà e questa Marcia è una questione di libertà e di diritti”, ha dichiarato Teo Cardalda. Javier Gurruchaga ha chiesto aiuto ai media per la creazione di una coscienza: “È necessario creare una cultura della nonviolenza. Bisogna appoggiare questa Marcia”, ha dichiarato.
Pau Segado, portavoce del Movimento Umanista in Spagna, nel suo intervento ha spiegato il senso e l’opportunità della Marcia Mondiale. “Fino a poco tempo fa”, ha dichiarato Segado, “questi obiettivi sarebbero stati rifiutati come utopici e ingenui. Oggi invece si discutono e si approvano in consigli comunali e in organismi internazionali come le Nazioni Unite. Si è aperta una finestra di opportunità nella situazione più critica e turbolenta che ricordiamo. È urgente e necessario creare coscienza per la pace e la nonviolenza.”
“Ciò che hanno in comune tutti coloro che aderiscono alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza”, ha dichiarato il portavoce umanista, “è che la loro adesione nasce dal semplice atto di chi, per coscienza, aderisce a una causa degna e la condivide con altri. Non discriminiamo né poniamo limiti a tutti coloro che desiderano esprimersi per la Pace e la Nonviolenza”.