L’europarlamentare Luisa Morgantini è nota da tempo come una delle principali leader del movimento delle donne per la pace. Cofondatrice di “Donne in nero contro la guerra” e della rete internazionale “Donne per la pace nei luoghi di conflitto”, recentemente la vicepresidentessa del Parlamento Europeo si è distinta per la difesa della causa del popolo palestinese.
Durante la sua partecipazione alla IV Conferenza Internazionale di Bil’in, Cisgiordania, lo scorso 22 aprile, ha sentito sulla propria pelle le forti tensioni della regione, affrontando la repressione dei soldati che hanno lanciato lacrimogeni per disperdere una manifestazione tenuta dai partecipanti poco dopo l’evento. “Noi continuiamo, decisi a lottare per i nostri diritti”, ha dichiarato in un’intervista a Radio PNN.
Una delle sue iniziative più recenti è stata l’adesione alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, una campagna internazionale che, secondo lei, aiuterà a unire tutti coloro che sono contro il conflitto tra Israele e Palestina. Di seguito le parti più salienti dell’intervista:
**Radio PNN** – Può raccontarci della conferenza a Betlemme a cui ha partecipato e del laboratorio tenuto rispetto alla creazione di un movimento internazionale di solidarietà con la Palestina?
**Luisa Morgantini** – La conferenza è stata molto importante, perché ha riunito persone di diversi luoghi della Palestina e di altri paesi che partecipano alle lotte dei popoli. C’erano anche israeliani, presenti per dire basta alla guerra. Ci riuniremo nuovamente il prossimo aprile, ma nel frattempo parleremo della causa del popolo palestinese in tutti i luoghi dove esistono comitati.
**Radio PNN** – Come vede l’attuale resistenza nonviolenta in Palestina?
**Luisa** – Penso che sia l’unico modo di resistere. Richiede molto coraggio. Come ieri, per esempio, quando a Betlemme eravamo fermi davanti ai soldati. Loro lanciavano lacrimogeni, ma noi restavamo là, decisi a lottare per i nostri diritti.
**Radio PNN** – So che parteciperà alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Può dirci che importanza ha la Marcia per la Palestina?
**Luisa** – Si tratta di una Marcia Mondiale per la nonviolenza, la pace e la giustizia. È quello che chiedono i palestinesi: giustizia e pace. Hanno bisogno della fine dei conflitti. Credo che la marcia aiuterà anche a unire le persone contro la guerra in Israele. Penso che sia importante che la marcia coinvolga molte organizzazioni e possa portare questo messaggio a tutto il mondo.
**Radio PNN** – E lei marcerà?
**Luisa** – Sí, marcerò e appoggerò, come sto facendo oggi. Sono qui perché difendo la lotta contro la guerra.
* • Per concessione di PNN – Palestine Next News