Sud America
Approvato il trattato che proibisce l’uso delle bombe a grappolo
Nell’agosto di quest’anno entrerà in vigore il documento ratificato da 30 paesi che proibisce l’uso delle bombe a grappolo, armi pericolosissime per la vita umana anche molto tempo dopo la fine dei conflitti. Tuttavia Stati Uniti, Russia, Cina e Israele, paesi produttori e tra i più inclini all’utilizzo di tali armi, non hanno firmato l’accordo.
Ambientalisti argentini manifestano contro l’inquinamento del fiume Uruguay causato dalla Botnia
Da due giorni un’esplosione allergica ha fatto unire i militanti ambientalisti e gli abitanti di Gualeguaychú nel tentativo di fermare definitivamente l’inquinamento causato dalla cartiera finlandese Botnia. La violenza economica dell’impresa sta vedendo la resistenza della popolazione locale che da vari anni porta avanti forme di denuncia pacifiche.
Isole Malvine, ancora una volta
Il giornalista Luis Ammann evidenzia che il 2010 può diventare l’anno più teso nelle relazioni argentino-britanniche dalla guerra del 1982, e il governo argentino deve mostrare temperamento per agire nel contesto della nonviolenza. Il Regno Unito ha autorizzato recentemente e unilateralmente la ricerca di petrolio nella piattaforma sottomarina delle isole.
Catamarca resiste contro la megaminiera
Ad Andalgalá si convoca per continuare a resistere pacificamente contro il progetto megaminerario di Agua Rica, mentre continua la selvaggia repressione delle forze poliziesche contro i manifestazioni ambientalisti. L’Assemblea El Algarrobo ha organizzato marce per la pace, ha bloccato le strade ed esige la consultazione popolare che ancora non è stata concessa dai funzionari.
Comunità Quechua in Ecuador ottiene il ritiro di industrie petrolifere
Grazie alla resistenza pacifica, ma permanente, della comunità Sarayaku in Ecuador, imprese petrolifere hanno dovuto abbandonare il territorio che pretendevano di sfruttare a proprio beneficio e che apparteneva a quei popoli originari. È una lotta che dura da più di dieci anni, i Quechua hanno sofferto anche il divieto di transitare nella propria terra.
Percorre 400 chilometri in skate, per la pace e la nonviolenza
“È una traversata per la pace e la nonviolenza, in difesa dell’autogestione e il consumo accurato dell’acqua”, ha espresso il protagonista di questa impresa in skate, da Berazategui a Mar del Plata. Battezzato “Oly Style”, lo skater ha realizzato questa vistosa azione cercando di generare coscienza ed è riuscito ad essere visibile mediaticamente.
Haiti e gli aiuti internazionali
Il terremoto e il calvario del popolo haitiano meritano la nostra riflessione. L’inesistenza di un organo internazionale di coordinamento degli aiuti in casi di catastrofi risulta evidente. Haiti, con l’ etichetta di “Paese maledetto” potrebbe rappresentare la base per un progetto con questi obiettivi cambiando il proprio status a quello di nazione con una Missione Superiore.
Victoria Manno: Portando la Pace sulle alture
Victoria Manno è attrice, giornalista e pentatleta, tra altre passioni. Dal 2000 ogni inizio d’anno si propone una sfida a favore della pace in qualcuno dei sei continenti. Partecipa nell’organizzazione Mondo Senza Guerre e ha iniziato il 2010 scalando il monte Aconcagua, portando la bandiera della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nel punto più alto d’Occidente.
Decimo anno del Social Forum Mondiale
A Porto Alegre per la decima volta, nel contesto del FSM, si discute su come approssimarsi a quell’”altro mondo ” possibile.
La capitale dello stato brasiliano di Río Grande do Sul celebra i dieci anni dell’esistenza del FSM e accoglie i 30.000 delegati di diverse organizzazioni che hanno partecipato alla giornata inaugurata dal Presidete del Brasile, Lula da Silva.
Intervista a Emanuela Cerveri, coordinatrice del tratto Istanbul-Ginevra della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
Emanuela Cerveri ha organizzato il tratto Istanbul-Ginevra della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza “L’unica possibilità è quella di portare avanti la nonviolenza, indipendentemente dalla situazione particolare in cui ci si trova, e sono molte le persone in queste zone che già lo stanno facendo e che hanno bisogno di tutto l’appoggio possibile”.