Mastodon

Regione

Il Presidente del Paraguay, Fernando Lugo, aderisce alla Marcia Mondiale

“Nella speranza di poter contribuire a quanto ci siamo proposti nell’ambito dell’UNASUR, affinché il nostro continente sudamericano sia una regione di pace”. Così esprime Fernando Lugo il suo appoggio alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. L’iniziativa ha già ricevuto in America latinal’appoggio dei presidenti di Cile, Bolivia, Ecuador, Uruguay e Argentina.

Movimento per l’educazione popolare boliviano promuove l’azione globale contro le guerre

“In qualità di educatori siamo convinti che il deficit educativo delle nostre classi popolari dovuto all’incremento degli armamenti finisce col creare gli ambienti di violenza e di ingiustizia”, dichiara Ignacio Suñol, Direttore Nazionale di Fe y Alegría. L’organizzazione boliviana svilupperà attività su temi legati alla non violenza in 470 entità educative.

L’Associazione degli studenti musulmani del Burkina Faso ha aderito alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Il presidente dell’AEEMB Noufou Tiendrebeogo, associazione che raggruppa più di 100.000 membri, spiega: “Aderiamo alla marcia mondiale per la pace e la nonviolenza perché la promozione della pace (senso della radice della parola islam) costituisce l’essenza stessa della religione musulmana e condizione indispensabile dello sviluppo”.

“Io imparo dal contatto con il popolo, ascoltandolo”, ha spiegato Evo all’Università.

Presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Complutense di Madrid, Evo Morales ha parlato del proprio progetto politico dinanzi a professori e studenti: “Io imparo dal contatto con il popolo per poterlo poi servire in modo migliore… Governare è semplice, si tratta di accogliere le iniziative e di ascoltare le proposte”.

Evo usa lo stesso discorso con gli imprenditori e con la base sociale

Nell’incontro che il Presidente Evo Morales ha avuto stamane con gli imprenditori spagnoli, nel contesto del FORUM NUEVA ECONOMIA, è stato ascoltato lo stesso discorso che migliaia di persone hanno sentito a Leganés. In quest’occasione Morales ha garantito gli investimenti stranieri, sempre e quando rispettino la normativa boliviana.

Discutono il ritiro delle truppe tedesche dall’Afganistan

Il Ministero degli Esteri tedesco ha elaborato un piano per il ritiro delle truppe del suo paese dalla guerra in Afganistan, secondo informazioni della rivista politica Der Spiegel. La data del ritiro delle forze militari è stimata per il 2013, informa la fonte di quel Ministero. Organizzazioni pacifiste tedesche fanno pressione per la vigenza dell’iniziativa.

Evo Morales: “Aiutateci a farla finita con le basi militari in America Latina.

Evo Morales ha iniziato la sua visita in Spagna a Leganés (Madrid) in un incontro festivo con boliviani e persone di diverse origini, al quale hanno assistito circa 5.000 persone. Il presidente boliviano ha fatto un bilancio della sua gestione e ha fatto un appello agli europei per farla finita con le basi militari in America Latina e per difendere la “madre terra”.

Bolivia, la rivoluzione nonviolenta

In questo articolo l’autrice analizza le ragioni grazie alle quali è possibile affermare che il processo boliviano, guidato dal Presidente Evo Morales, è un processo umanitario, pacifico e nonviolento.
A dimostrarlo, una nuova Costituzione, considerata rivoluzionaria in molti punti, e l’atteggiamento assunto da Morales in particolari situazioni di conflitto.

UNASUR ha perso la rotta

E’ deplorevole vedere i governi sudamericani lanciati in una nuova corsa agli armamenti. Se ancora non si è sfociati in guerre aperte nessuno assicura che domani i futuri governi non lo facciano. Ci spiegano che non si tratta di corsa agli armamenti ma di modernizzazione della difesa per combattere terrorismo e narcotraffico.

Sfortunatamente i diritti dei bambini non sempre vengono rispettati

Spesso le famiglie povere mandano i figli a lavorare per guadagnare più soldi per la famiglia. Ci sono datori di lavoro cui piace avere baby-lavoratori in settori poco/semi-qualificati, dato che costano poco e lavorano velocemente. Tutti, ad ogni livello della scala sociale, sono responsabili dello sfruttamento del lavoro minorile, serve una volontà collettiva per fermarlo.

1 2.839 2.840 2.841 2.842 2.843 2.849