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“Io imparo dal contatto con il popolo, ascoltandolo”, ha spiegato Evo all’Università.
Presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Complutense di Madrid, Evo Morales ha parlato del proprio progetto politico dinanzi a professori e studenti: “Io imparo dal contatto con il popolo per poterlo poi servire in modo migliore… Governare è semplice, si tratta di accogliere le iniziative e di ascoltare le proposte”.
Evo usa lo stesso discorso con gli imprenditori e con la base sociale
Nell’incontro che il Presidente Evo Morales ha avuto stamane con gli imprenditori spagnoli, nel contesto del FORUM NUEVA ECONOMIA, è stato ascoltato lo stesso discorso che migliaia di persone hanno sentito a Leganés. In quest’occasione Morales ha garantito gli investimenti stranieri, sempre e quando rispettino la normativa boliviana.
Discutono il ritiro delle truppe tedesche dall’Afganistan
Il Ministero degli Esteri tedesco ha elaborato un piano per il ritiro delle truppe del suo paese dalla guerra in Afganistan, secondo informazioni della rivista politica Der Spiegel. La data del ritiro delle forze militari è stimata per il 2013, informa la fonte di quel Ministero. Organizzazioni pacifiste tedesche fanno pressione per la vigenza dell’iniziativa.
Evo Morales: “Aiutateci a farla finita con le basi militari in America Latina.
Evo Morales ha iniziato la sua visita in Spagna a Leganés (Madrid) in un incontro festivo con boliviani e persone di diverse origini, al quale hanno assistito circa 5.000 persone. Il presidente boliviano ha fatto un bilancio della sua gestione e ha fatto un appello agli europei per farla finita con le basi militari in America Latina e per difendere la “madre terra”.
Bolivia, la rivoluzione nonviolenta
In questo articolo l’autrice analizza le ragioni grazie alle quali è possibile affermare che il processo boliviano, guidato dal Presidente Evo Morales, è un processo umanitario, pacifico e nonviolento.
A dimostrarlo, una nuova Costituzione, considerata rivoluzionaria in molti punti, e l’atteggiamento assunto da Morales in particolari situazioni di conflitto.
UNASUR ha perso la rotta
E’ deplorevole vedere i governi sudamericani lanciati in una nuova corsa agli armamenti. Se ancora non si è sfociati in guerre aperte nessuno assicura che domani i futuri governi non lo facciano. Ci spiegano che non si tratta di corsa agli armamenti ma di modernizzazione della difesa per combattere terrorismo e narcotraffico.
Sfortunatamente i diritti dei bambini non sempre vengono rispettati
Spesso le famiglie povere mandano i figli a lavorare per guadagnare più soldi per la famiglia. Ci sono datori di lavoro cui piace avere baby-lavoratori in settori poco/semi-qualificati, dato che costano poco e lavorano velocemente. Tutti, ad ogni livello della scala sociale, sono responsabili dello sfruttamento del lavoro minorile, serve una volontà collettiva per fermarlo.
Quarta notte della solidarietà con i rifugiati a Milano
Grande successo per la quarta Notte bianca della solidarietà svoltasi a Milano, dove da oltre 5 mesi i rifugiati, in fuga dalle guerre e in cerca di protezione e futuro, vivono all’aperto e lottano per il diritto umano all’accoglienza. Alcune associazioni antirazziste si sono unite per portare solidarietà e denunciare l’indifferenza dell’amministrazione comunale.
Il potere della parola per un mondo migliore
Poeti del Mondo in Svezia, la Galleria Bellange, la Fondazione Mondo Senza Guerre e gli Amici della galleria si sono dati appuntamento nel centro di Stoccolma per ricevere il fondatore di Poeti del Mondo e suo Segretario Generale, Luis Arias Manzo che ha concluso la sua visita nel paese dando una conferenza sul potere della parola per un mondo migliore
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha invitato i capi di stato a “promuovere iniziative concrete” verso un mondo libero dalle armi nucleari
Con l’approssimarsi della sessione speciale del Consiglio di sicurezza dell’ONU (24 settembre), Abolition 2000 invita i leader del mondo, “a concentrare l’attenzione e promuovere iniziative concrete che riducano il pericolo delle armi nucleari al fine di progredire con decisione verso un mondo libero da tali armi, in base ai 5 punti del piano del Segretario Generale dell’ONU”.