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Con grande attesa migliaia di persone aspettano l’evento di chiusura della Marcia Mondiale per la Pace

A poche ore dalla fine del percorso della Marcia Mondiale da parte dell’equipe internazionale, cominciata il 2 ottobre in Nuova Zelanda, e che ha percorso il mondo richiedendo il disarmo nucleare, migliaia di persone provenienti dai 5 continenti sono arrivate al Parco di Studio e Riflessione Punta de Vacas, sulla cordigliera delle Ande, ai piedi del Monte Aconcagua.

Intervista a Luca Poma, giornalista e esperto di strategie di comunicazione che ha seguito la Marcia Mondiale

Luca Poma ha collaborato per tutto il 2009 alla Marcia Mondiale mettendo a disposizione l’ampio bagaglio di conoscenza nell’ambito della comunicazione sociale, oltre che il proprio tempo e impegno. Dalla sala stampa nel centro studi del parco di Punta de Vacas, in attesa di festeggiare l’arrivo dei marciatori, lo abbiamo intervistato per comprendere meglio la sua scelta.

Una moltitudine di persone all’atto finale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Dopo aver percorso 200.000 chilometri, l’equipe internazionale dela Marcia Mondiale è arrivata oggi, 2 gennaio, al Parco di Studio e Riflessione Punta de Vacas, in Argentina. Circa 20mila persone hanno ascoltato i rappresentanti della Marcia Mondiale di Cile, Argentina, India, Italia, Filippine, Spagna e Inghilterra, che hanno percorso il pianeta chiedendo il disarmo nucleare.

Trasmissione in diretta dell’evento conclusivo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Sabato 2 gennaio si terrà l’evento di chiusura della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Inizierà alle 18:00 (22:00 ora italiana), con le testimonianze dell’equipe internazionale che ha fatto la traversata del pianeta. L’evento sarà trasmesso in diretta via Internet. I media internazionali non presenti sul posto potranno fare interviste via internet.

Festeggiamenti multiculturali per il nuovo anno a Punta de Vacas (Argentina)

Ai piedi del monte Aconcagua, alla frontiera tra Argentina e Cile, si è festeggiato l’anno nuovo in modo diverso e multiculturale. Silo ha dato inizio al saluto in 18 lingue, che si è concludeva con questa frase: “A noi e a tutti gli esseri umani, anticipiamo l’abbraccio della Pace, della Forza e dell’Allegria”. Sono state presenti all’evento circa 1500 persone.

Noam Chomsky chiede la creazione di “Zone di Pace” in America Latina

Il saggista statunitense ha affermato che l’intenzione del suo paese di installare basi militari nella regione dovrebbe essere contrastata dall’unione di varie nazioni, allo scopo di evitare questi interventi. “È necessaria una dichiarazione forte contro la militarizzazione del continente e la presenza statunitense nelle basi militari colombiane”, ha dichiarato il linguista.

Che fare? Una proposta per la Pace e la Nonviolenza in America Latina

Questa proposta elaborata da Tomás Hirsch e consegnata al Presidente dell’Ecuador Rafel Correa, nasce dal Movimento Umanista, nel momento in cui la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza si avvicina alla sua destinazione finale, per arrivare il 2 Gennaio 2010 a Punta de Vacas, ai piedi del monte Aconcagua, alla frontiera tra Cile ed Argentina.

Juanes e Juan Fernando Velasco alzano la bandiera della Pace

Sul ponte di Rumichaca che unisce gli stati confinanti di Colombia ed Ecuador, alla presenza di circa mille persone di entrambe le nazioni, il cantante colombiano Juanes e quello ecuadoregno Velasco si sono scambiati le bandiere dei rispettivi paesi oltre a quella della Marcia Mondiale per la Pace che percorrerà tutta l’America del Sud.

Campagna per la candidatura di Fidel Castro al Premio Nobel per la Pace 2010

Un mosaico di organizzazioni sociali ha lanciato una campagna per candidare l’ex presidente cubano Fidel Castro al Premio Nobel per la Pace del prossimo anno. La proposta è basata sui risultati di Cuba in termini di salute ed educazione, sulla diminuzione della mortalità infantile, ed altri progressi che si sono ottenuti sotto il governo di Castro.

Bogotà esprime la sua vocazione per la pace

Con una marcia durata tre ore, in cui i numerosi partecipanti erano vestiti di bianco, la popolazione di Bogotà ha fatto propria la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza esprimendo la vocazione e il desiderio di poter convivere in pace, senza la minaccia della violenza che colpisce le famiglie direttamente e distorce l’immagine di un paese caloroso e affettuoso.

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