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Regione

Venti di pace in Diyarbakir

Nella mattinata del 19 ottobre, in Turchia, l’equipe della MM è stata ricevuta da personalità di Diyarbakir, la seconda città più grande del sudest della regione dell’Anatolia. Tra gli altri, hanno incontrato il Governatore e il Vice Governatore, e i Presidenti della Camera di Commercio e dell’Associazione degli Imprenditori.

L’equipe del Medioriente della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza arriva in Turchia

Le bandiere della Pace e della Nonviolenza entrano in Turchia dalla Siria. L’incontro tra i due gruppi ha avuto luogo il 16 ottobre in un passo della frontiera nella regione di Hatay, in piena notte e in una strada poco transitata a quell’ora. Il gruppo arrivò camminando. Dopo il controllo dei passaporti i due gruppi hanno celebrato l’incontro tra abbracci e risate.

Dopo 56 anni la Marcia Mondiale è la prima ad entrare nella zona smilitarizzata tra le due Coree

I marciatori per la pace non sono giunti invano in Corea del Sud; la loro visita al Paese conosciuto come “La Terra del mattino tranquillo” ha reso possibile per la prima volta che degli stranieri accedessero all’area di confine tra i due Stati chiamata “zona smilitarizzata” (DMZ), un’area di sicurezza dove si concentrano le forze armate di tutto il mondo.

Dati allarmanti in occasione della Giornata contro la Povertà

All’indomani di quella dedicata all’Alimentazione, questa Giornata mondiale cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di vincere la povertà e l’indigenza in tutti i Paesi, in modo particolare in quelli in via di sviluppo. Tra i dati auspicati e quelli che la realtà ci mostra, la distanza è sempre maggiore.

Danielle Mitterrand sarà presente in occasione del passaggio della Marcia Mondiale a Parigi

Madame Danielle Mitterrand, presidentessa della fondazione France Libertés, ha espresso in un’intervista i numerosi motivi per i quali aderisce alla Marcia Mondiale. Denuncia in particolar modo gli investimenti in armamenti a scapito di quelli in acqua potabile e si rallegra del fatto che i popoli convergano in questi tre mesi attorno ad un mondo di pace e di nonviolenza.

Peace walk on: anche Londra si mette in marcia.

Il 17 e 18 ottobre i londinesi si sono idealmente uniti alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza con una marcia di 30 chilometri che ha attraversato la città. Di forte carattere simbolico il tragitto, iniziato dai quartieri militari della NATO situati a Northwood e concluso alla Pagoda della Pace di Londra nel Battersea Park.

La Marcia Mondiale chiede al Giappone di cacciare le basi militari americane.

Il terzo e ultimo giorno in Giappone, la Marcia Mondiale ha chiesto al Governo di cacciare le basi militari americane, una proposta in linea con la richiesta della Marcia Mondiale di ritirare le truppe dai territori occupati. Gli organizzatori locali hanno accolto la domanda fatta al Ministro degli Esteri descrivendola come “senza precedenti”.

Il Benin si unisce alla Marcia Mondiale

Il Circolo degli Operai umanisti del Benin ha aderito alla Marcia Mondiale e lancia una campagna mediatica ed istituzionale, e anche verso la popolazione: « …basterebbe un decimo del budget annuale destinato agli armamenti per permettere di sradicare la povertà che ostacola lo sviluppo e ci rende dipendenti da aiuti esterni».

Manifestazioni in tutta la Spagna per esigere misure concrete contro la povertà

L’Alleanza Spagnola contro la Povertà ha organizzato durante il fine settimana dal 16 al 18 ottobre, in più di 50 città di tutta la Spagna, manifestazioni contro le cause della povertà e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio con lo slogan “Ribellati contro la povertà”. Chiedono al governo che rispetti i suoi impegni.

La canzone ‘No dudaría’ di Antonio Flores a Vallecas (Madrid)

Sabato 17 ottobre scorso associazioni e collettivi che appoggiano la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza hanno organizzato un evento nel quartiere di Vallecas a Madrid, terminato con un karaoke in cui tutti hanno intonato la canzone di Antonio Flores ‘No dudaría’, dichiarando la propria rinuncia all’uso della violenza.

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