Regione
14 Luglio 2011: la nuova presa della Bastiglia
Gli Indignati hanno recuperato il loro spazio naturale nella capitale francese, i dintorni del monumento alla presa della Bastiglia. A più di un mese e mezzo dagli sgomberi dalla polizia, hanno occupato nuovamente le scale del Teatro Opera e hanno dato vita ad un intenso dibattito su democrazia reale e democrazia formale.
L’Italia è la prossima?
L’Italia ha un debito pubblico di 1.900 miliardi di Euro, ovvero uno dei debiti più grandi del mondo che rappresenta circa il 120% del PIL (Prodotto Interno Lordo). Allo stesso tempo, il paese sta registrando una crescita molto modesta che nel 2011 non arriverà a superare l’1.0%. E’ un quadro assolutamente preoccupante.
Somalia, per l’ ONU la più grave tragedia umanitaria del mondo
Alcuni funzionari ONU dichiarano che stanno cercando di affrontare il problema del crescente numero di rifugiati in Africa orientale dovuto alla grave situazione di siccità in Somalia e nei paesi vicini. Secondo le Nazioni Unite, cresce il numero di bambini denutriti che muoiono lungo il cammino dopo settimane di viaggio nel tentativo di raggiungere i luoghi di soccorso.
Afghanistan, ucciso a Kandahar il fratello del Presidente Karzai
Ahmad Wali Karzai, fratello del Presidente Afgano Hamid Garzai, è stato ucciso a Kandahar. Ahmad Wali era impegnato come capo del consiglio provinciale di Kandahar ed era uno dei funzionari più potenti del sud dell’Afghanistan. I talebani hanno rivendicato oggi l’attentato, dichiarando anche di aver persuaso una delle sue guardie del corpo affinché lo tradisse.
Care forze dell’ordine… ricevete, con questa lettera, un caloroso saluto
Pubblichiamo una lettera alle Forze dell’Ordine scritta da umanisti torinesi coinvolti nella manifestazione NO-TAV del 3 di Luglio.
Un contributo nonviolento e un’analisi umanista al dibattito sorto dopo gli incidenti accaduti in quella manifestazione. Per farlo si ispirano alle “Lettere ai miei amici” di Silo e più esattamente all’Ottava Lettera.
Piedad Córdoba: “La pace è un diritto di tutti coloro che subiscono le guerre”
Durante la sua visita lampo in Cile, Piedad Cordoba ha incontrato gli umanisti fornendo una testimonianza della sua coraggiosa e determinata lotta per conseguire condizioni minime di pace in un paese come la Colombia, da 50 anni in condizioni di guerriglia continua e incapace – come società – di risolvere i propri conflitti interni.
Cileni seguiranno in protesta, assicurano leader studenteschi
Rappresentanti degli studenti cileni assicurarono che continueranno le manifestazioni perché c’è un chiaro divorzio tra quello che propone il governo in materia di educazione e quello che vuole la cittadinanza. Esiste una disputa ideologica di fondo che deve risolversi attraverso un plebiscito, sostenne il dirigente universitario Cristobal Lagos.
Dopo una lunga ed agitata notte, Tahrir rivendica l’orgoglio egiziano
5 mesi dopo essere esplosa la rivolta contro Mubarak, gli egiziani occupano la piazza Tahrir per rivendicare l’orgoglio nazionale con un sit-in di massa che riproporrà priorità per accelerare la transizione democratica. La mobilitazione battezzata come “venerdì di persistenza” cominciò molto prima, a giudicare dalle arringhe, slogan e bandiere che dominano la piazza di El Cairo
La drammatica situazione dei migranti dall’Africa e dal Medio Oriente all’Europa
Negli ultimi mesi la situazione di proteste e repressioni nei paesi arabi e l’inizio dell’offensiva straniera in Libia, hanno causato un aumento del flusso migratorio. Secondo l’ONU, dall’inizio delle rivolte del Gennaio scorso, 45 mila persone hanno lasciato il nord Africa arrivando in Europa in cerca di rifugio dalla violenza.
Val di Susa, quando lo Stato viola la legge
Lo scontro non è fra manifestanti a volto coperto e poliziotti, ma fra volontà popolare e lobby economiche.
La Convenzione di Aarhus (recepita con legge 108/2001) non consente di fare scelte ambientali senza il consenso dei cittadini. Eppure le scelte vitali sono prese spesso escludendo le popolazioni. Non si possono usare due pesi e due misure nel condannare la violenza.