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Lo scambio di prigionieri Israele-Hamas fa luce sulle dure pratiche di detenzione di entrambe le parti

Lo scambio di prigionieri riguardante il soldato israeliano Gilad Shalit e 477 detenuti palestinesi mette in risalto la necessità che sia riservato un trattamento umano a tutte le persone detenute in Israele e nei Territori palestinesi occupati (Tpo), ha dichiarato oggi Amnesty International.

Proteste e denuncie della repressione del governo yemenita

Tawakkul Karman, l’attivista insignita quest’anno del Premio Nobel per la Pace, ha guidato una manifestazione di protesta davanti alla sede delle Nazioni Unite a New York per chiedere alla comunità internazionale di porre fine alle violenze in corso nello Yemen.

15O: testimonianze da Río de Janeiro

Nonostante la pioggia e il vento, a partire dalle due del pomeriggio, la gente si è concentrata in Piazza Cinelandia, punto di riferimento per le manifestazioni nella città carioca. Erano circa 400 persone che hanno dato vita a qualcosa di veramente diverso rispetto a ciò che accade normalmente durante questi eventi. Questa volta, la gente è stata sorprendente.

Dieci cose che so sulla Violenza

La vera lotta da combattere non è solo la lotta collettiva contro le strutture violente di potere organizzato, ma anche la lotta individuale contro la tentazione del potere in tutte le sue forme.

L’editoriale di Carlo Gubitosa su peacelink.it sulle violenze a Roma.

La protesta globale

“E’ troppo tardi per il pessimismo” si legge sul cartellone che sfila per le strade di Madrid.
Contemporaneamente alla moltitudine scesa in piazza in tutto il mondo, qui sono circa mezzo milione di persone a manifestare. “Uniti per il cambiamento globale” è lo slogan che caratterizza le richieste di un movimento su scala mondiale.

La prima dichiarazione del movimento Occupy LSX

Quella che segue è la prima dichiarazione dell’Assemblea Generale del Movimento Occupy London Stock Exchange, basata sulle proposte dei piccoli gruppi. “L’Assemblea di oggi, composta da oltre 500 persone riunite sui gradini della cattedrale di Saint Paul, ha deliberato quanto segue. Essendo strumento di democrazia diretta, questa dichiarazione potrà essere modificata”.

15O: in migliaia a New York per la protesta globale

Gli organizzatori parlano di 15.000 persone giunte a Times Square sabato pomeriggio, alla fine di una giornata di cortei e proteste in gran parte di Manhattan. Da New York a Madrid, Roma, Londra, Jakarta, Tokio e Sidney, le manifestazioni si sono sommate alla protesta globale indetta dal movimento degli Indignados spagnoli, seguito poi dal movimento Occupy Wall Street.

Lo squallore del palazzo e noi, il 99%, lì fuori indignati a riprenderci il futuro

Forse pochi al mondo come gli italiani hanno la sensazione plastica dell’incomunicabilità tra il palazzo e il paese reale, quello del 99% che non è più rappresentato dalle caste politiche, economiche e mediatiche che in questi trent’anni hanno costruito una narrazione nella quale l’aumentare smisurato dei loro privilegi era spacciato per democrazia e libertà.

Si dimetta il Ministro Maroni

In relazione ai gravi scontri di piazza durante la manifestazione svoltasi a Roma a cura del movimento pacifico degli Indignados, il responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’Associazione “G. Dossetti: i Valori” (www.dossetti.it) Corrado Stillo ha dichiarato:

Protestano gli indignati in più di 80 paesi

Uniti per un cambiamento globale senza distinzione di razza e credo politico, milioni di persone in più di 80 paesi dimostrarono oggi il loro disaccordo le élite politiche ed i poteri finanziari, in una giornata mondiale senza precedenti. Strade e piazze questo sabato si sono riempite di gente dall’America all’Asia, dall’Africa all’Europa

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