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Regione

Lampedusa: le conseguenze di una politica

Quello che sta succedendo a Lampedusa è la conseguenza di una politica criminale che da decenni i governi italiani stanno attuando nei confronti dei migranti. Migranti che, oltre a essere privati dei più elementari diritti umani, vengono deliberatamente usati per esasperare gli animi, costruire “diversi” e “nemici”, alimentare guerre tra poveri.

Dossier “Rifiuti in Abruzzo: vent’anni di Sodoma”

Un anno fa gli arresti dell’inchiesta “Re Mida”. In questi mesi è emersa una fitta trama di affari e connivenze pubblico-privato, con il primo asservito al secondo. Ma sono ormai quasi vent’anni che l’Abruzzo è al centro di traffici criminali, mentre la gestione pubblica continua a danzare sull’orlo del baratro.
PeaceLink pubblica un dossier sull’argomento.

Parigi, arrestati di 50 indignati

Il bilancio tra i partecipanti alla Marcia degli Indignati in direzione Bruxelles e la polizia francese, finisce con 50 persone arrestate al commissariato del XI distretto parigino. Un piccolo gruppo di manifestanti era in cerca di un posto per accamparsi prima di proseguire il suo percorso quando la polizia è intervenuta usando gas lacrimogeni e pallottole di gomma.

Prosegue lo sviluppo del vaccino contro l’HIV

Tra due anni inizierà la sperimentazione sull’uomo per verificare se il vaccino, appena testato con successo sui topi, può essere efficace; la notizia arriva da Barcellona, dal gruppo di scienziati incaricati della ricerca. Il progetto di ricerca Hivacat, ha identificato infatti un promettente vaccino contro l’immunodeficienza acquisita.

La nuova fase e la guerra dei Mercati

Un numero di indicatori ci fa capire che siamo entrati in una nuova fase della sfera internazionale. Quello che è iniziato in Tunisia e in Egitto con la “Primavera araba” si è esteso a molti paesi in diversi continenti: dagli Indignati spagnoli e greci,al Cile dove gli studenti, con massicce manifestazioni non violente, chiedono un’istruzione gratuita e di buon livello.

Occupare Wall Street

Domenica si è tentato di occupare il simbolo della finanza mondiale a Wall Street. Per la prima volta, giovani contestatori e disoccupati di varie città americane, si sono insediati seguendo lo stile degli accampamenti spagnoli, greci o israeliani, cercando di occupare la zona in piena giungla di cemento e rivendicando “un’economia al servizio delle persone”.

Passi avanti nella messa al bando delle bombe cluster

Con l’annuncio di nuovi paesi che aderiranno al Trattato di Oslo per la messa al bando delle bombe a grappolo (o cluster come sono anche note in inglese) si è conclusa a Beirut la seconda riunione degli Stati parte alla convenzione. Durante la settimana di lavori nella capitale libanese, lo Swaziland è diventato il 63° paese ad aver ratificato il Trattato.

La festa Indignata

Il passaggio della Marcia Indignata da Parigi è stato una festa. La Marcia Mediterranea e la Marcia “Meseta” hanno fatto scalo nella capitale francese durante il viaggio verso Bruxelles, dove presenteranno un compendio delle proposte delle assemblee che hanno raccolto nei luoghi dove sono passate. Oggi, domenica, si svolgerà un’assemblea generale in Piazza della Bastiglia.

La protesta globale contro i Mercati

Il movimento 15M ha organizzato una manifestazione sotto forma di giornate di dibattito economico accanto alla Borsa, protestando per il “colpo di stato” dei mercati finanziari, aggiungendosi all’iniziativa statunitense “Occupy Wall Street”. La convocazione è partita dal Gruppo di Lavoro di Economia del movimento, creato proprio dagli “indignati” spagnoli.

Comunicato degli Indignati di domenica 18 settembre

Cari colleghi, care colleghe,

Grazie per aver risposto presente al nostro invito ad incontrarci con gli indignati
delle marce internazionali e quelli della Bastiglia (Movimento Démocratie Réelle,
Maintenant/Democrazia Reale, Ora!).

Ci è sembrato utile condividere con voi questa giornata per mezzo di un comunicato
stampa.

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