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Medio Oriente

L’equipe del Medioriente della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza arriva in Turchia

Le bandiere della Pace e della Nonviolenza entrano in Turchia dalla Siria. L’incontro tra i due gruppi ha avuto luogo il 16 ottobre in un passo della frontiera nella regione di Hatay, in piena notte e in una strada poco transitata a quell’ora. Il gruppo arrivò camminando. Dopo il controllo dei passaporti i due gruppi hanno celebrato l’incontro tra abbracci e risate.

Pace! Ora o mai più.

Il 14 ottobre la Marcia Mondiale insieme a Greenpeace di Israele ha rappresentato ad Armagedon la scena di un disastro nucleare. “Non saranno i governi a promuovere un futuro libero da questo tipo di logica e quindi spetta ai popoli di tutto il mondo farsi portatori di un messaggio di pace ” spiega Giorgio Schultze, portavoce europeo della marcia

La Marcia Mondiale nei territori occupati in Palestina

Sono partiti da Betlemme i membri dell’équipe mediorientale della Marcia Mondiale che ieri hanno visitato i territori palestinesi occupati. Insieme a loro rappresentanti dell’associazione Holy Land Trust di Betlemme, un’organizzazione no profit che da anni lavora per lo sviluppo non violento delle comunità palestinesi.

La Marcia Mondiale a Tel Aviv e Gerusalemme

L’11 e 12 ottobre l’équipe mediorientale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è passata da Tel Aviv e Gerusalemme. Tra i marciatori anche Giorgio Schultze, portavoce europeo della marcia. L’équipe ha incontrato il Direttore dell’Università Ebrea della Musica e della Danza di Gerusalemme e il Consigliere Comunale Margalit del partito Meretz.

La pace e la nonviolenza hanno toccato il Nilo

In un posto inimmaginabile in cui l Fiume Nilo e l’arte convergono a El Cairo, The World March ha raggiunto ancora una volta il suo obiettivo: più di 150 persone si sono riunite in un enorme spazio musicale disposto a El Sawy Cultural Wheel, epicentro culturale di questa cosmopolita città, per chiedere la pace e la costruzione della cultura della nonviolenza.

La Marcia Mondiale in Medio Oriente

Mentre l’Equipe Base della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza ha iniziato il suo percorso dall’Oceania per proseguire poi attraverso diversi paesi asiatici fino ad arrivare in Europa, l’equipe mediorientale – formata da persone di provenienza diversa – hanno cominciato le loro azioni a Tel Aviv e continueranno in Egitto, in Palestina, in Giordania e in Turchia.

Verso la pace e la nonviolenza in Israele

Nella Piazza della Cineteca di Tel Aviv, in Israele, è stata realizzata la Festa della Nonviolenza per lanciare la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. La festa è stata organizzata da Greenpeace e il Movimento Umanista, con la partecipazione di 20 ONG israeliane che lavorano in diverse aree della Nonviolenza.

Aperti a Ginevra i negoziati sul nucleare in Iran.

Il negoziato multilaterale sul controverso programma nucleare di Teheran ha aperto il pomeriggio di giovedì a Ginevra. I rappresentanti iraniani hanno colloquiato con i rappresentanti dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ONU (USA, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia) insieme alla Germania. E’ la prima volta, in tre decenni, che gli USA e l’Iran si incontrano.

Obama invita i palestinesi e gli israeliani ad andare avanti abbandonando la condizione dell’espansione degli insediamenti

L’amministrazione Obama ha abbandonato la richiesta fatta a Israele di congelare l’espansione degli insediamenti prima della ripresa dei colloqui. Obama ha segnato il passaggio Martedì nell’incontro con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Ha esortato entrambe le parti ad “andare avanti” e passare ai colloqui conclusivi.

Il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad: non abbiamo bisogno di armi nucleari

Poche ore dopo il cambiamento di politica del Presidente Obama di abbandonare lo scudo di difesa antimissile, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha detto ad Ann Curry di NBC News che l’Iran non ha bisogno di armi nucleari. Durante l’intervista, Ann Curry ha chiesto ad Ahmadinejad se esistono le condizioni per spingere l’Iran a possedere una bomba.

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