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Medio Oriente

Incontro alle porte del Bosforo per la Marcia Mondiale

Oggi a Istanbul, quinta città più grande del mondo e l’unica situata su due continenti, ha avuto luogo presso il ponte sul Bosforo – punto in cui l’Asia incontra l’Europa – un incontro denso di significato. Nel la storica città il Team del Medio Oriente della Marcia Mondiale ha incontrato quello del Sud-Est Europa per il metaforico “passaggio del testimone”.

Dialogo tra palestinesi e israeliani a Wallaje (Palestina)

Grazie all’opera di mediazione di Luisa Morgantini alcune associazioni popolari palestinesi che si erano opposte all’evento di celebrazione della Marcia a Wallaje, in territorio palestinese, al quale erano invitati esponenti israeliani, hanno aperto il dialogo e le proprie case alla delegazione della Marcia riconoscendone il ruolo di ambasciatrice di pace.

L’ONU propone una partita di calcio tra palestinesi e israeliani

Il rappresentante per l’ONU dello Sport, il tedesco Wilfried Lemke, ha proposto di realizzare un partita di calcio tra palestinesi e israeliani per aiutare a risolvere il lungo conflitto che divide i due popoli. Il funzionario ha assicurato che l’incontro sportivo si potrebbe realizzare a Ramallah, frangia di Gaza o a Tel Aviv.

Venti di pace in Diyarbakir

Nella mattinata del 19 ottobre, in Turchia, l’equipe della MM è stata ricevuta da personalità di Diyarbakir, la seconda città più grande del sudest della regione dell’Anatolia. Tra gli altri, hanno incontrato il Governatore e il Vice Governatore, e i Presidenti della Camera di Commercio e dell’Associazione degli Imprenditori.

L’equipe del Medioriente della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza arriva in Turchia

Le bandiere della Pace e della Nonviolenza entrano in Turchia dalla Siria. L’incontro tra i due gruppi ha avuto luogo il 16 ottobre in un passo della frontiera nella regione di Hatay, in piena notte e in una strada poco transitata a quell’ora. Il gruppo arrivò camminando. Dopo il controllo dei passaporti i due gruppi hanno celebrato l’incontro tra abbracci e risate.

Pace! Ora o mai più.

Il 14 ottobre la Marcia Mondiale insieme a Greenpeace di Israele ha rappresentato ad Armagedon la scena di un disastro nucleare. “Non saranno i governi a promuovere un futuro libero da questo tipo di logica e quindi spetta ai popoli di tutto il mondo farsi portatori di un messaggio di pace ” spiega Giorgio Schultze, portavoce europeo della marcia

La Marcia Mondiale nei territori occupati in Palestina

Sono partiti da Betlemme i membri dell’équipe mediorientale della Marcia Mondiale che ieri hanno visitato i territori palestinesi occupati. Insieme a loro rappresentanti dell’associazione Holy Land Trust di Betlemme, un’organizzazione no profit che da anni lavora per lo sviluppo non violento delle comunità palestinesi.

La Marcia Mondiale a Tel Aviv e Gerusalemme

L’11 e 12 ottobre l’équipe mediorientale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è passata da Tel Aviv e Gerusalemme. Tra i marciatori anche Giorgio Schultze, portavoce europeo della marcia. L’équipe ha incontrato il Direttore dell’Università Ebrea della Musica e della Danza di Gerusalemme e il Consigliere Comunale Margalit del partito Meretz.

La pace e la nonviolenza hanno toccato il Nilo

In un posto inimmaginabile in cui l Fiume Nilo e l’arte convergono a El Cairo, The World March ha raggiunto ancora una volta il suo obiettivo: più di 150 persone si sono riunite in un enorme spazio musicale disposto a El Sawy Cultural Wheel, epicentro culturale di questa cosmopolita città, per chiedere la pace e la costruzione della cultura della nonviolenza.

La Marcia Mondiale in Medio Oriente

Mentre l’Equipe Base della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza ha iniziato il suo percorso dall’Oceania per proseguire poi attraverso diversi paesi asiatici fino ad arrivare in Europa, l’equipe mediorientale – formata da persone di provenienza diversa – hanno cominciato le loro azioni a Tel Aviv e continueranno in Egitto, in Palestina, in Giordania e in Turchia.

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