America Centrale

La ‘Mara Salvatrucha’ e la ‘Mara 18′, le più temute bande criminali giovanili del Salvador, si sono accordate con il governo e l’Organizzazione degli Stati americani (Osa) per un “disarmo parziale”.

Decine di persone hanno protestato a Città del Guatemala di fronte agli uffici della Segreteria per la pace dopo l’annuncio del licenziamento di 17 funzionari incaricati di investigare sui crimini della guerra civile (1960-1996), che provocò almeno 250.000 vittime: una decisione che lascia intendere la chiusura dell’organismo, dipendente dalla presidenza della Repubblica.

Coordinatore e presentatore dell’emittente radio HRN, Alfredo Villatoro è stato ritrovato morto il 15 Maggio vicino a Tegucigalpa, sei giorni dopo il suo sequestro.

E’ stata formalmente accettata l’iscrizione del nuovo partito dell’ex presidente Manuel Zelaya che, deposto con un golpe nel 2009, torna così sulla scena politica dell’Honduras in vista delle elezioni del 2013.

Fidel Castro torna in pubblico, alla Fiera del Libro di Cuba
In occasione della XXI Fiera Internazionale del Libro di Cuba, Fidel Castro è tornato sulla scena pubblica incontrando a L’Avana alcuni intellettuali di fama internazionale, riunitisi “in difesa dell’umanità, della pace e della preservazione dell’ambiente”. E’ il momento dell’autocritica?

“Per questo massacro, per le aberranti violazioni dei diritti umani e per gli abusi perpetrati in nome dello Stato salvadoregno chiedo perdono alle famiglie delle vittime”.

Procede con lentezza la ricostruzione di Haiti a due anni dal terremoto: nonostante il successo della risposta all’emergenza, manca ancora una soluzione ai bisogni di lungo termine come per esempio garantire casa, lavoro, istruzione e servizi igienico-sanitari.

Il leader cubano Fidel Castro mette in guardia su una possibile guerra nucleare e sui pericoli del cambiamento climatico, questioni lontane dall’essere risolte. Nel suo articolo “Il cammino verso l’abisso”, pubblicato su sito Cuba Debite, Castro scrive che mai nella storia dell’umanità l’uomo ha conosciuto i pericoli che si trova ad affrontare nell’epoca odierna.

Vittime della repressione militare che insanguinò il Guatemala durante la lunga guerra civile (1960-1996) due famiglie si sono ricongiunte trent’anni dopo in una commovente cerimonia ospitata nella sede dell’organizzazione umanitaria ‘Grupo de Apoyo Mutuo’ (Gam) a Città del Guatemala.

La carovana “passo dopo passo verso la pace” ha iniziato domenica il lungo cammino che dal Guatemala segue il tragitto degli immigranti del Centro America. Gli attivisti di diversi paesi si sono mobilitati in segno di rispetto e allo scopo di sensibilizzare contro i sequestri e le uccisioni subite nel tentativo di raggiungere la mecca del capitalismo.