Africa
L’uccisione di Gheddafi: una sconfitta del diritto
Morto in battaglia o vittima di un’esecuzione poco importa, l’uccisione di Muammar Gheddafi è una sconfitta per il diritto internazionale: lo dice alla MISNA Ottilia Maunganidze, esperta dell’Istituto per gli studi sulla sicurezza, un think-tank con sede a Johannesburg, uno dei più importanti in Africa.
Denuncia del Parlamento Panafricano sul Sahara Occidentale
“Abusi” e “violazioni dei diritti umani” continuano “senza sosta” nel Sahara occidentale, regione occupata dal Marocco sulla quale pesa “un completo black-out dell’informazione”: lo denuncia il parlamento panafricano. E’ la conclusione di un rapporto approvato ieri durante una sessione dei lavori dell’assemblea nella città sudafricana di Midrand.
Sirte: bombardato anche l’ospedale
L’ospedale di Sirte è stato colpito più volte durante i bombardamenti delle forze della Nato e del Consiglio nazionale di transizione su questa città ancora sotto il controllo degli uomini del colonnello Muammar Gheddafi: lo dicono alla MISNA responsabili del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr).
Legami tra terrorismo e traffico illegale di materiale nucleare
La commissione ONU incaricata di sostenere i paesi nella lotta al terrorismo ha espresso preoccupazione per gli stretti legami tra terrorismo e crimine organizzato internazionale, riguardante in particolare il traffico illegale di materiale nucleare, chimico, biologico, e altri materiali potenzialmente letali.
La “maledizione” di Shinkolobwe. L’estrazione artigianale dell’uranio nel Katanga (RDC)
La “cintura di rame”del Katanga, nella Repubblica Democratica del Congo, ricca di rame, cobalto e uranio, si estende da Lubumbashi a Kolwezi. La miniera di
Shinkolobwe è particolarmente nota per essere la fornitrice dell’uranio utilizzato nelle
bombe di Hiroshima e Nakasaki nell’agosto del 1945. Lo sfruttamento di questo sito
prosegue senza controlli e senza sicurezza.
Un mese dal rapimento di Francesco Azzara’
È passato un mese esatto dal rapimento di Francesco Azzarà, il logista di Emergency sequestrato a Nyala, in Darfur, il 14 agosto scorso.
Emergency sta continuando a lavorare per la liberazione di Francesco insieme con le autorità sudanesi e il ministero degli Affari Esteri, affinché Francesco possa tornare prima possibile alla sua famiglia e al suo lavoro.