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Africa

La “rabbia” di RFI e Reporter Senza Frontiere dopo la condanna all’ergastolo per Hassan Ruvakuki

RFI e Reporter senza frontiere esprimono la propria rabbia all’indomani della
condanna all’ergastolo pronunciata dal Presidente del Tribunale di Cankuzo (Est) il 20 giugno 2012 nei
confronti di Hassan Ruvakuki. Il giornalista di Bonesha FM nonché corrispondente del servizio in swahili di
RFI è stato riconosciuto colpevole di “atti terroristici”.

Kaduna: la lettura di un studioso musulmano

“Gli attentati di Kaduna hanno finalità politiche che nulla hanno a che vedere con la religione” dice alla MISNA il professor Ishaq Oloyede, studioso musulmano e segretario del Consiglio interreligioso della Nigeria (Nirec), mentre i giornali di Abuja rilanciano la notizia di una rivendicazione di Boko Haram.

Non estradate Baghdadi Mahmoudi !

Appello al Presidente della Repubblica di Tunisia Moncef Marzouki
riguardo l’estradizione dell’ex-capo di Governo libico Baghdadi Mahmoudi.

Proteste in Marocco

Ho sentito la notizia di grandi manifestazioni in Marocco la sera del 26 maggio ma il giorno dopo nessun quotidiano ne parlava e sui giornali non è apparso alcun titolo al riguardo. Significa forse che la notizia non è importante? O che hanno deciso di mettere a tacere questa nuova voce di protesta che giunge all’Europa già in crisi?

Giornalista ucciso nella Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa

E’ il quinto in Somalia dall’inizio di quest’anno.

Reporter senza frontiere denuncia l’uccisione del radio cronista Farhan James Abdulle avvenuta ieri sera vicino a Galkayo, capitale della regione centro-settentrionale di Mudug. Due persone non identificate gli hanno sparato per strada mentre faceva ritorno a casa dal villaggio di Garsor.

Lo Zimbabwe sul cammino della decolonizzazione economica

Il 30 marzo 2010 il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe aveva firmato il decreto applicativo di una legge per la “indigenizzazione” tendente a stabilire un tetto massimo alle azioni in possesso di imprese straniere. In base a questo testo, il 51% delle azioni di imprese con capitale al di sotto del mezzo milione di dollari doveva essere lasciato in mano a residenti.

Charles Taylor: il primo passo per la giustizia

La condanna dell’ex presidente liberiano Charles Taylor deve essere il primo passo per una giustizia senza doppi standard, che non dimentichi nessuna vittima: lo dice alla MISNA Donald Deya, direttore dell’Unione panafricana degli avvocati (Palu), all’indomani del verdetto del Tribunale speciale per la Sierra Leone.

Amnesty e CEHRD accusano la Shell

Secondo un’analisi indipendente ricevuta da Amnesty International e dal Centro per l’ambiente, i diritti umani e lo sviluppo (Cehrd), una fuoriuscita di petrolio avvenuta nel 2008 nel Delta del Niger, in Nigeria, fu assai piu’ grave di quanto ammise la Shell, che sottostimo’ clamorosamente la quantita’ di petrolio diffusa nell’ambiente.

L’acqua del Sahara

Lì sotto c’è un tesoro: secondo uno studio inglese pubblicato oggi, a poche decine di metri di profondità l’Africa è percorsa da una rete di falde acquifere potenzialmente in grado di dare da bere a tutti i suoi popoli e di sviluppare l’agricoltura.

Altra morte sotto tortura. Amnesty chiede al CNT di indagare

Amnesty International ha sollecitato il Consiglio nazionale di transizione della Libia a indagare immediatamente sulla morte sotto tortura, in un carcere di Misurata, di un uomo appartenente all’etnia tawargha, la popolazione libica nera che sta subendo gravi violazioni dei diritti umani.

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