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Opinioni

Siria: la strategia della tensione organizzata da una coalizione esterna

Riportiamo la traduzione di questo breve editoriale che Silvia Cattori, giornalista svizzera con cui Pressenza inizia una collaborazione, scriveva in giorni non sospetti, il 18 Maggio scorso. E’ curioso che il video della televisione siriana, citato nel suo blog, sia stato rimosso rapidamente dalla rete.

Le conseguenze della violenza

In questi giorni l’Italia è stata scossa da alcuni avvenimenti che hanno fatto gridare a un ritorno della “strategia della tensione”; con questo termine si sono definite, negli anni ’70, le “strategie” che il potere ha svolto, in modo violento, per contrastare i movimenti progressisti e rivoluzionari dell’epoca.

Disobbedienza e disgregazione interna ed esterna

Questo articolo fa parte dell’intervento di Héctor Pojomovsky al seminario “Disobbedienza e non violenza”, coordinato da Democracia Real Ya, Partito Umanista, e Mondo senza Guerre e senza Violenza, che si è tenuto sabato 19 maggio nel parco del Retiro madrileno, durante il Forum Sociale Mondiale di Madrid. L’ FSM fa parte delle manifestazioni del Maggio mondiale.

Plutonomia e precariato: il declino dell’economía statunitense

Lo sviluppo del movimento Occupy è molto emozionante, davvero senza precedenti. Non c’è mai stato qualcosa di simile, che io ricordi. Se tutti i contatti e le associazioni stabiliti finora riusciranno a sopravvivere anche durante il lungo periodo buio che ci aspetta (la vittoria non arriverà presto) potrebbe rivelarsi un momento significativo nella storia americana.

Psiche e malattia

La malattia non esiste. Esiste l’essere umano malato.
Che non sta bene, che soffre, le cui funzioni normali cedono.
E anche se due persone soffrissero dello stesso male, comunque le modalità delle loro malattie sarebbero differenti.
Per di più esistono sempre diversi fattori che, da soli o insieme, sono in grado di incrinare l’equilibrio dell’individuo.

La Repubblica del 99%

«Più legna, siamo in guerra!». Il treno dei Fratelli Marx è una straordinaria metafora del capitalismo odierno. Senza freni, lanciato nella sua fuga in avanti, pur di continuare ad alimentare la caldaia della locomotiva perde pezzi e smantella tutto: diritti, garanzie, vite, ricchezze, risorse, cure, legami, l’intero edificio della moderna civiltà sociale.

Il sistema giudiziario americano funziona perché non fa i processi, non fa gli appelli e non motiva le sentenze

Secondo il governo statunitense il 95% delle condanne per i felonies viene ottenuta con il patteggiamento (per i delitti federali è il 97 e in Texas il 98) Lo stesso accade, grazie all’American Rule, nella quasi totalità delle cause civili, mentre il 60-70% delle condanne per omicidio criminale (murder e manslaughter) è ottenuta con lo stesso sistema.

Consenso e orizzontalità, l’emergere di una nuova forma mentale?

Sia nell’ambito sociale che in quello dei rapporti interpersonali, oggigiorno si assiste a tentativi di
relazioni più orizzontali basati sul consenso e indicativi di una nuova sensibilità. Approfondire il
concetto di consenso,consensus, sulla base dell’esperienza vissuta nelle assemblee dell’M15 è l’obiettivo di questo scritto.

12 e 15 maggio. Primavera Globale

Nessuna immagine può rappresentare meglio lo stato d’animo attuale: “Il Grido” di Munch diventa un ulteriore esempio di violenza economica e disumanizzazione dei valori di questo sistema con il suo ultimo prezzo record: 119,9 milioni di dollari. Intanto il movimento Primavera/Occupy/Indignados si prepara alla Primavera Globale per passare dalla disperazione ai fatti.

La scomparsa dei fatti

Dell’importanza del rispetto dei fatti nella lotta per l’abolizione della pena di morte.

Recenti fastidiosi avvenimenti mi fanno tornare su di un tema che dovrebbe essere caro ad ogni abolizionista, perché la lotta alla pena di morte non si fa con le frottole. In Italia passa di tutto, ma negli Stati Uniti il cazzeggio non è consentito e i dilettanti non sono graditi.

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