Opinioni
Documento del Partito Umanista Internazionale rispetto alla situazione mondiale
Quando gli umanisti osservano i processi sociali, politici ed economici in tutto il mondo e partecipano ad essi, non possono fare altro che riflettere sull’attualità, in questo momento storico, del Documento del Movimento Umanista, scritto da Silo nel 1993 (1). Dalla sua lettura si può comprendere fino a che punto la direzione della storia
abbia confermato … (segue)
Non abbiamo bisogno di chi ha paura della democrazia
È molto improbabile che qualcuno dei partecipanti al G20 si sia chiesto come devono essersi sentiti i cittadini greci quando il loro premier, ora dimissionario, Papandreou, ha cambiato idea
e ha annullato la decisione di sottoporre le misure economiche elaborate dal governo alla loro
valutazione diretta tramite un referendum.
Stati Uniti: l’abisso tra ricchi e poveri inghiotte città e stati
La crisi economica ha già colpito duramente diversi stati USA, alcuni dei quali sono praticamente sull’orlo della bancarotta e rispondono con tagli a serivzi, prestazioni e programmi sociali.
A tutto ciò si aggiunge ora l’indignazione dei cittadini americani nei confronti dell’abisso crescente tra i ricchi e i poveri.
Le caste
Oggi ci sono prove sufficienti per affermare che il capitalismo è un pessimo sistema per distribuire ricchezza; ciò che è strano è che i popoli se ne siano accorti così tardi, fatto che si deve certamente anche ad un’intensa campagna di propaganda e disinformazione da parte di una minoranza interessata a mantenere quest’illusione per i propri interessi economici.
La prima dichiarazione del movimento Occupy LSX
Quella che segue è la prima dichiarazione dell’Assemblea Generale del Movimento Occupy London Stock Exchange, basata sulle proposte dei piccoli gruppi. “L’Assemblea di oggi, composta da oltre 500 persone riunite sui gradini della cattedrale di Saint Paul, ha deliberato quanto segue. Essendo strumento di democrazia diretta, questa dichiarazione potrà essere modificata”.
Lo squallore del palazzo e noi, il 99%, lì fuori indignati a riprenderci il futuro
Forse pochi al mondo come gli italiani hanno la sensazione plastica dell’incomunicabilità tra il palazzo e il paese reale, quello del 99% che non è più rappresentato dalle caste politiche, economiche e mediatiche che in questi trent’anni hanno costruito una narrazione nella quale l’aumentare smisurato dei loro privilegi era spacciato per democrazia e libertà.