Opinioni
La decrescita come alternativa
Giorno dopo giorno, sui mezzi di informazione complici e sostenitori dell’attuale disastro mondiale, viene esaltato il concetto di “crescita”, preso come sinonimo di successo e progresso. Sembrerebbe anche logico, se uno fa “progressi” registra un miglioramento in molti aspetti materiali e immateriali della propria vita. Si tratta però di un concetto che merita una discussione.
La necessità di un giornalismo etico
Gli eventi del mondo ci pongono numerose domande. La pluralità dell’informazione dei suoi mezzi chiede al giornalista moderno di scegliere cosa pubblicare e perché. Di fronte alla risposta semplice “quello che vende” appare un altra risposta “quello che è giusto”, “quello che è morale”. E con un chiaro punto di vista.
Goldman Sachs: non una “mela marcia”, ma un sistema vero e proprio
Le dimissioni del direttore esecutivo della Goldman Sachs hanno fatto molto scalpore. Le accuse di corruzione e di procedure illecite potevano far pensare a un caso particolare, magari isolato. Ma, pur essendo grati a Greg Smith per aver messo in luce le manchevolezze del gigante finanziario, non dobbiamo lasciarci fuorviare: questo è come funziona il sistema attuale.
Perché la TAV ci inquieta
Al di là della cronaca di questi giorni in Val di Susa, cronaca su cui il fracasso del sistema mediatico ha raggiunto il massimo del ridicolo e della falsificazione, ci sono elementi che ci inquietano perché rappresentano tendenze pericolose della situazione attuale e che ci portano molto lontano dai fatti commentati; elementi che forse sfuggono agli stessi No-TAV.
Fiscal Compact come finire di distruggere i cittadini Europei e l’Italia
Oggi 1 Marzo viene firmato il trattato del Fiscal Compact dai 25 capi di stato o di Governo di 25 Paesi Europei su 27.
Con questa firma è praticamente terminata la democrazia in tutta Europa e si è installato lo stato parallelo delle banche, non eletto.
Invitiamo tutti a manifestare il proprio dissenso attraverso il mezzo che più vi si addice.
Isabel Rauber : “Il cambiamento civilizzatore di cui ha bisogno l’umanità non è solo economico, ma anche culturale”
Oggi, di fronte alla crisi multidimensionale del capitalismo, la sfida principale che deve affrontare l’umanità è la costruzione di una nuova civiltà fondata sulla partecipazione attiva delle grandi masse popolari. I movimenti sociali sanno perfettamente che continuare in una logica di produzione e di accumulazione del capitale rappresenta una minaccia per l’intera umanità.