Internazionale
La Marcia mondiale è ambasciatrice nel mondo dei Premi Nobel per la Pace
La Marcia mondale ha accettato di essere l’ambasciatrice nel mondo della « Carta per un mondo senza violenza » elaborata da 19 Premi Nobel per la Pace. Il popolo Moriori, popolo originario della Nuova Zelanda e pioniere nella costruzione della pace è il primo, tra i membri della marcia Mondiale, ad aderire a questa Carta.
Gandhi: l’India e l’Universalismo
L’India ha un grande compromesso verso l’internazionalismo. Gandhi desiderava che l’India fosse promotrice di un ordine mondiale dedicato alla pace e alla prosperità. Questo compito titanico potrebbe essere considerato responsabilità di questo paese. L’India deve camminare verso l’istituzione di un vero e reale internazionalismo, e diventare un ideale per il resto del mondo.
Il governo dello Zambia aderisce ufficialmente alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
Come evento ufficiale della Giornata Internazionale della Pace, e su invito del Governo dello Zambia, è stata presentata ufficialmente la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Durante la cerimonia inaugurale della Giornata, il Ministro dell’Informazione e della Diffusione e il Delegato dello Zambia all’ONU hanno aderito pubblicamente a questa prima marcia planetaria.
Inizia a Wellington la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
Una folla di pacifisti venuti dai cinque continenti si è riunita oggi, 2 ottobre, a Wellington ai piedi della statua del padre della nazione indiana, il Mahatma Gandhi, offerta da Consiglio dell’India per le relazioni Culturali alla Nuova Zelanda. Sono venuti numerosi a sfidare il vento e il freddo per sostenete la Marcia per la Pace e la Nonviolenza.
Aperti a Ginevra i negoziati sul nucleare in Iran.
Il negoziato multilaterale sul controverso programma nucleare di Teheran ha aperto il pomeriggio di giovedì a Ginevra. I rappresentanti iraniani hanno colloquiato con i rappresentanti dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza ONU (USA, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia) insieme alla Germania. E’ la prima volta, in tre decenni, che gli USA e l’Iran si incontrano.
La lotta pacifica e nonviolenta del popolo honduregno
Un decreto del governo di fatto ha riorientato la lotta pacifica e nonviolenta del popolo honduregno. La resistenza si manifesta per le strade di quartieri e colonie, senza violenza. I paesani tornano dalle marce nelle loro piantagioni dove i semi stanno germogliando. Tra poco la pisca (il raccolto) sarà pronto e nessuno potrà fermare questo popolo stanco di tanta violenza.
Il Punto di partenza della Marcia Mondiale
Mentre a Wellington, Nuova Zelanda, si riuniscono i membri dell’Equipe Base, Pressenza si è proposta di ricercare le origini della Marcia Mondiale, i suoi obiettivi, perché il suo punto di partenza è stato fissato in Nuova Zelanda, tra altri temi. La Marcia Mondiale comincia il 2 Ottobre. Più di 300 eventi si realizzeranno in questo giorno in diverse città del mondo.
Il popolo moriori consegna un «bastone di pace» al portavoce della Marcia mondiale, Rafael de la Rubia.
Il popolo moriori ha festeggiato, il 29 settembre, l’arrivo dei partecipanti alla marcia Mondiale. Sull’isola famosa per i suoi arcobaleni, si sono congratulati per il fatto che la Marcia della pace, simbolizzata anch’essa dai colori dell’arcobaleno, abbia come luohi di riferimento sul pianeta la terra più ad est del mondo e l’altra, ad ovest, in Argentina.
Più Basi Militari USA in Centroamerica
Panama ha annunciato che prima del 30 ottobre firmerà un accordo con gli Stati Uniti per stanziare stazioni navali militari a Bahía Piña e a Punta Coca, nel litorale pacifico. Panama è parte del Plan Mérida promosso dal governo statunitense per combattere il traffico di droga. I due governi hanno parlato anche di come affrontare la crisi politica in Honduras.
Rete di solidarietà internazionale con il popolo Mapuche
Durante il 12° Periodo di Sessioni del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, in cui è intervenuta Danielle Mitterand che è stata in Cile ad aprile scorso per una missione con l’associazione “France Libertés” di cui è presidente, sono state presentate diverse testimonianze sulla situazione sofferta dal popolo Mapuche del Cile.