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Internazionale

Le elezioni in Honduras non possono legittimare un colpo di Stato

“Chi ha responsabilità politiche in Honduras dovrebbe comprendere che si trovano davanti all’ultima opportunità per trovare una soluzione politica alla crisi”, questa è la dichiarazione del Presidente del Cile, Michelle Bachelet, nella riunione plenaria del XIX° Vertice Ibero-americano di Capi di Stato e di Governo su “Innovazione e Conoscenza” in Portogallo.

Ancora disperso il giornalista iraniano Mazdak

Ancora ignota la sorte del giornalista iraniano Mazdak, scomparso lo scorso 8 novembre dopo che forze di sicurezza sono entrate nella sua casa e lo hanno arrestato. Le autorità non spiegano la ragione della sua detenzione e la famiglia è preoccupata per le conseguenze. Il pacifista stava collaborando con la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza in Iran.

Il Brasile non riconosce il risultato elettorale in Honduras

Il Presidente Luiz Inácio Lula dà Silva ha dichiarato che il Brasile non riconoscerà il risultato elettorale di domenica scorsa in Honduras, perché legittimare quel processo può rappresentare un grave precedente in America Latina. “Il Brasile non ha motivo di ripensare la questione Honduras” e ha sottolineato la necessità di essere fermi in questa posizione.

“Il 70% delle donne sono state aggredite”

Così il Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon, nella Giornata Internazionale per lo Sradicamento della Violenza contro le Donne. “Il 70% delle donne nel mondo subisce in qualche momento della sua vita un’aggressione fisica o sessuale da parte di un uomo, che nella maggioranza dei casi è il marito, il partner o qualcuno che conosce. Questo è inaccettabile”

Gli scienziati: il cambiamento climatico “si sta producendo ad un ritmo più accelerato del previsto”

Un gruppo di famosi scienziati avverte che il riscaldamento globale sta avanzando più velocemente del previsto. In un nuovo studio, 26 esperti affermano che il livello del mare potrebbe salire di 2 metri entro il 2100. Sostengono che “il cambiamento climatico si sta producendo ad un ritmo più accelerato del previsto”.

Giornalista difensore della pace scomparso in Iran

Mazdak Ali Nazari, giornalista ed editore del sito web Khabar negarán-Solh (Reporter per la Pace), è stato arrestato qualche giorno fa nella sua casa in Iran. Ancora non si sanno l’attuale luogo di detenzione e le ragioni dell’arresto. Prima dell’arresto Nazari aveva pianificato di partecipare ad un tratto della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nel suo paese.

Appello internazionale per denunciare e disconoscere la farsa elettorale in Honduras

L’Assemblea de Solidaritat amb el Poble Hondureny de Catalunya lancia un appello internazionale per chiedere il ritorno incondizionato del presidente Manuel Zelaya Rosales alla presidenza della Repubblica dell’Honduras, il disconoscimento del processo elettorale del prossimo 29 novembre e la convocazione di un’Assemblea costituente.

León Gieco promuove un’iniziativa mondiale per la pace davanti a centomila persone

Il popolare cantautore argentino León Gieco, in occasione del Festival per il 127º anniversario della città di La Plata (capitale della provincia di Buenos Aires), ha indossato la maglietta della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Al concerto di “compleanno”, tenutosi in Piazza Moreno, si sono esibiti più di 10 gruppi davanti a un pubblico di centomila persone.

Il Partito Umanista chiede al Marocco di autorizzare il ritorno di Aminatou Haidar.

Aminatou Haidar, attivista per la difesa dei Diritti Umani del popolo sahraui, è stata espulsa dal Marocco e mandata in Spagna. Il Partito Umanista chiede il ritorno di Haidar nella sua terra e tutte le garanzie necessarie per l’esercizio dei suoi diritti e il compimento delle risoluzioni dell’ONU per il Sahara Occidentale ed afferma che la nonviolenza è l’unica via d’uscita.

Tre giorni di pace basterebbero per educare tutti i bambini

Tre giorni di pace basterebbero per educare tutti i bambini
Esperti dell’UNESCO affermano che, con l’equivalente dell’investimento di tre giorni in spesa militare, si potrebbe offrire educazione ai 75 milioni di minori che non vanno a scuola. Circa 70 paesi non riescono ad assicurare l’Educazione Primaria Universale proposta dall’ONU negli Obiettivi del Millennio per il 2015.

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