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Internazionale

Il ritorno alla politica coloniale

L’uso della forza come mezzo per risolvere i conflitti è l’unico modo che conosce il governo del Presidente francese Nicolas Sarkozy? A giudicare dalla sua attiva partecipazione, prima in Libia e adesso nel paese africano della Costa d’Avorio sembra che, quanto meno, sia il più conveniente per frenare l’avanzata della destra nel suo paese.

Barack Obama sulla situazione in Medio Oriente

Il Presidente israeliano, Shimon Peres, e quello americano, Barack Obama, hanno concordato sul fatto che la situazione odierna nei paesi arabi, in seguito alle vicende dell’ultimo periodo, rappresenta “una sfida e un’opportunità” allo stesso tempo. Obama ha dichiarato anche che “la pace in Medio Oriente è più importante che mai”.

Azioni nonviolente a Londra

Il 26 marzo più di cinque cento milla persone hanno attraversato le strade del centro di Londra per andare a protestare contro i tagli all’istruzione, alla sanità e ai servizi sociali decisi dal governo liberal-conservatore di Nick Clegg e David Cameron. Hanno anche aderito gli studenti che dall’autunno scorso protestano contro il pesante aumento delle tasse universitarie.

Il Giappone riverserà nell’oceano 11.000 tonnellate di acqua contaminata dalle radiazioni.

L’impresa giapponese Todyo Electric Power Company, ha iniziato a rilasciare più di 11.000 tonnellate di acqua radioattiva nell’oceano mentre tenta di richiudere la falla da dove fuoriescono le radiazioni nella centrale nucleare danneggiata di Fukishima Daiichi. L’acqua fuoriuscita contiene approssimativamente valori radioattivi cento volte superiori alla norma.

Tribù libiche partecipano a marcia di riconciliazione verso Bengasi

Membri delle maggiori tribù della Libia si unirono alla “Marcia Verde” intrapresa dalla capitale verso Bengasi per cittadini che promuovono la riconciliazione tra il Governo ed i ribelli. Bandiere verdi, rami di olivo e consegne sull’unità di questo paese, distinguono la mobilitazione dei civili che andranno verso la seconda città trasformata ora in capitale dagli oppositori.

Cresce il numero di vittime civili in Libia

Il numero di vittime civili in Libia continua a crescere tra gli attacchi aerei sferrati dagli Stati Uniti e l’offensiva del regime di Gheddafi contro tre città nelle mani dei ribelli. Almeno 16 civili sono rimasti uccisi quando le forze di Gheddafi hanno ripreso gli attacchi contro la città di Misurata bombardando anche la zona dell’ospedale principale della città.

Aumenta l’incertezza

Mentre Obama giustifica gli attacchi e offre appoggio incondizionato al Presidente israeliano Netanyahu, l’Europa si dibatte in una crisi profonda. Alcuni governi hanno deciso di uscire da questa crisi attraverso la via della guerra, altri si dividono mentre in Germania, controcorrente, la Merkel cerca di animare il suo governo.

In digiuno contro la guerra

Ho iniziato oggi, lunedi’ 21 marzo 2011, un digiuno contro la guerra.
Contro la guerra afgana, contro la guerra libica, contro qualsiasi guerra, contro la guerra nemica dell’umanita’.
Per una persona amica della nonviolenza il digiuno non e’ un modo per
imporre qualcosa ad altri, ma per assumere su di se’ una
responsabilita’.

Festa di Primavera al Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi

Sabato 19 marzo si svolgerà al Parco di Studio e Riflessione Casa Giorgi (Piacenza, Italia), la “Festa di Primavera – La rinascita”, un’occasione per far conoscere il progetto dei Parchi di Studio e Riflessione riprendendo l’antica tradizione delle feste stagionali. Musica dal vivo, piantumazione di fiori e uno spettacolo teatrale faranno da cornice alla cerimonia stagionale.

Alla luce del terremoto in Giappone Mondo senza Guerre chiede di porre fine all’uso dell’energia nucleare

Il terremoto in Giappone e la conseguente fusione dei reattori nucleari ha scatenato il timore di una catastrofe nucleare senza precedenti. Con l’avvicinarsi del 25° anniversario del disastro di Chernobyl, che secondo fonti non legate all’industria ha causato 950.000 morti, il portavoce di MSG parla dell’uso dell’energia nucleare.

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