Internazionale
La tecnologia nucleare, militare e civile, è una ricetta per il disastro: bisogna chiudere l’era nucleare
La specie umana è l’unica in tutta la natura che è capace di trasformare artificialmente l’ambiente in cui vive, e l’intera biosfera: ma con lo sviluppo esasperato di processi e materiali artificiali l’homo oeconomicus technologicus ha dichiarato una vera guerra alla Natura, che è destinato irrimediabilmente a perdere.
Bombardamenti italiani in Libia: nuovo strappo alla Costituzione
Grave è l’appoggio di Napolitano, Berlusconi e PD a un’operazione che viola sia la risoluzione dell’ONU sia l’articolo 11 della Costituzione Italiana.
Il 25 aprile Berlusconi non ha partecipato alle commemorazioni della Resistenza, ma ha proclamato che occorreva passare dai sorvoli ai bombardamenti italiani in Libia.
Chernobyl e Fukushima: diversa tecnologia, identico disastro
A 25 anni di distanza dall’esplosione del reattore n. 4 di Chernobyl, un altro incidente di livello 7 (il massimo previsto) si è verificato nella centrale di Fukushima e dopo oltre un mese è lungi dall’essere risolto. Si tratta di un colpo mortale per l’industria nucleare, i cui ambiziosi progetti già mostravano il fiato corto
Angelo Baracca, Ernesto Burgio, Giorgio Ferrari
La privatizzazione del pianeta. Un mondo troppo grande per fallire?
Fin tanto che manterranno la popolazione passiva, apatica, votata al consumismo o all’odio per i più deboli, i potenti del mondo potranno a fare ciò che vogliono e a coloro che sopravvivranno a tutto questo non resterà che contemplare il catastrofico risultato.
Pubblichiamo di seguito gli atti della conferenza di Chomsky tenutasi ad Amsterdam in Marzo.
Ci sosterrai sempre e ci ispirerai
Dopo aver perso un altro amico e compagno meno di due settimane fa, Juliano Mer-Khamis, mi tocca piangere e ricordare il collega e compagno di bordo in Free Gaza, Vittorio (Vik) Arrigoni, brutalmente assassinato la notte scorsa da estremisti religiosi a Gaza (Vittorio e Juliano si somigliavano per l’insistenza nello “stare lì” quando gli oppressi avevano bisogno di loro)
La lotteria sul nucleare coinvolge 6 miliardi di persone. Ma a migliaia ne usciranno perdenti.
Ad una settimana dal 25° anniversario del disastro Chernobyl, Mondo senza Guerre ha pubblicato per la prima volta una dichiarazione con la sua posizione ufficiale, chiedendo la messa al bando dell’energia nucleare e imputazioni penali contro funzionari della TEPCO e i membri del governo giapponese colpevoli di negligenza.
Uno spargimento di sangue macchia la “primavera araba” in Bahrein. Con il beneplacito degli Stati Uniti.
Tre giorni dopo la rinuncia di Mubarak alla sua lunga dittatura in Egitto, i cittadini del Bahrein, piccolo stato del Golfo, si sono riversati nelle strade della capitale, Manama, riunendosi in Piazza della Perla, altra versione della piazza egiziana Tahrir. Il Bahrein è governato dalla stessa famiglia, discendenti della dinastia Khalifa, dal 1780, ovvero da più di 220 anni.
I livelli di radioattività registrati arrivano al massimo
Proprio come si sospettava, le misurazioni della quantità di materiale radioattivo liberato nell’ambiente dalla centrale nucleare di Fukishima, sono arrivate al massimo stabilito rispetto a quelle che furono emesse dalla centrale di Chernobil, arrivando al livello di allerta del settimo grado (cioè al livello massimo della scala internazionale).
La nonviolenza abbraccia la sostenibilità
Intervista ad Alessandro Ronca, a cura di Daniele Quattrocchi.
In occasione di un’iniziativa con il coinvolgimento di Pat Patfoort, mediatrice internazionale dei conflitti in modo nonviolento, incontriamo Alessandro Ronca, fondatore del PeR (il “Parco dell’Energia Rinnovabile”) a Frattuccia, una piccola frazione nel cuore dell’Umbria.
Muro Nostrum
Nemmeno la morte di 250 persone annegate nel Mediterraneo
è sufficiente a scardinare l’egoismo che ormai domina nella politica
italiana ed europea. Dall’incontro tra i ministri dell’interno
italiano e francese l’unica novità uscita fuori è soltanto un’altra
misura di contenimento, un’altra fila di mattoni che rende ancora più
alto il muro che “protegge” l’Europa.