Comunicati Stampa
Occupy Wall Street : ostacoli alla stampa e nuovi arresti in margine allo sgombero di New York
“Zuccotti Park non è la Piazza Tienanmen”, ha pensato bene di ricordare, il 15 novembre 2011, Scott Stringer, presidente democratico della municipalità (borough) di Manhattan, quando uno dei principali accampamenti del movimento Occupy Wall Street, che si trova nel parco in questione, è stato sgomberato senza preavviso il giorno stesso.
Comunicato stampa dei cittadini che occupano il parvis de la Défense
15 novembre 2011.
Dal 4 novembre, il quartiere della Défense ha visto insediarsi un accampamento, simbolo della riappropriazione e dell’occupazione dello spazio pubblico da parte di numerosi cittadini Indignati. Da 12 giorni, un centinaio di persone si danno il cambio per mantenere vivo l’accampamento, nell’ottica della costruzione di una democrazia più giusta e più diretta.
Basta con le false speranze
La caduta del governo Berlusconi non può che essere una notizia positiva. La gioia espressa da
molte persone in questo frangente è assolutamente condivisibile perché i danni che il governo
uscente ha procurato sono innumerevoli, non fosse altro che per il fatto che ciò che è caduto non è
stato un vero governo, ma un lunghissimo spot pubblicitario durato tre anni e mezzo.
Rapporto di Amnesty sull’inquinamento del delta del Niger
Nel rapporto “La vera tragedia: ritardi e mancanze nella gestione delle fuoriuscite di petrolio nel Delta del Niger”, Amnesty International e il Centro per l’ambiente, i diritti umani e lo sviluppo (Cehrd) hanno affermato che la Shell deve impegnarsi a pagare una quota iniziale di un miliardo di dollari per bonificare la zona di Bodo, nell’Ogoniland.
Bonifiche: confermate le denunce di Greenpeace
Nel corso di un’audizione alla “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti” [1], la Dottoressa Loredana Musumeci, Direttrice del dipartimento ambiente dell’Istituto Superiore Sanità, ha confermato la gravità degli impatti sanitari dei Siti d’Interesse Nazionale, le aree dismesse che da anni attendono di essere bonificate.
Amnesty presenta ai candidati il manifesto in 10 punti per i diritti umani in Egitto
A poco meno di un mese dalle elezioni parlamentari in Egitto, Amnesty International ha chiesto a tutti i candidati di sottoscrivere un manifesto in 10 punti, come segno di serietà nel fare riforme nel campo dei diritti umani e di mantenere le promesse e le aspettative della “rivoluzione del 25 gennaio”.