Politica
A Milano la Marcia Verde per la Pace e la Nonviolenza
La Marcia Verde, una passeggiata tra i parchi per appoggiare le richieste della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, si terrà domenica 13 settembre 2009. L’iniziativa è promossa dalla rete di Gruppi di acquisto solidale AlNaturale, del Movimento Umanista. All’evento interverrà anche Giorgio Schultze, Portavoce Europeo per la Marcia Mondiale.
Capitanich, il governatore del Chaco, sostiene la campagna mondiale della nonviolenza
In occasione della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, in migliaia manifesteranno il prossimo 27 dicembre a Resistencia, città della provincia del Chaco, per poi continuare nel loro percorso attraverso l’Argentina, fino a Mendoza. Jorge Capitanich, governatore del Chaco ha recentemente firmato l’appoggio ufficiale del suo governo all’intera iniziativa.
Le Fiji sospese dal Commonwealth a causa del loro rifiuto di indire elezioni
I 53 membri del Commonwealth votano la piena sospensione delle Fiji per la mancata indizione delle elezioni dell’ottobre 2010. Il Commonwealth si oppone alla decisione del governo del Commodoro Frank Bainimarama, al potere dal colpo di stato del 2006, che ha rinviato le elezioni al 2014. Bainimarama vuole riformare il sistema di voto che dice essere favorevole a una minoranza.
Il ministro tedesco sostiene la Marcia Mondiale
Il Ministro tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Heidemarie Wieczorek-Zeul, sostiene la Marcia Mondiale perché “promuove una società nonviolenta, aperta e tollerante e contribuisce allo sviluppo di una cultura globale della pace. Dobbiamo superare le trincee di ostilità e di mutismo e portare alla luce la strategia di una comune convivenza pacifica”.
Appello alla difesa della Democrazia in America latina
Avaaz.org, una comunità formata da tre milioni di cittadini, convoca tutti gli abitanti dell’America latina a firmare una dichiarazione che sarà inviata al tavolo dei negoziati del conflitto politico in Honduras. Verrà consegnata una petizione al presidente del Costa Rica Oscar Arias perché “le parti sappiano che i cittadini dell’America latina accetteranno soltanto un accordo politico basato su principi democratici.”
Zelaya promette di tornare mentre l’ONU e l’OEA condannano il golpe
L’Honduras sta ricevendo una crescente pressione regionale e internazionale affinché si restituisca ila suo carico al Presidente Manuel Zelaya. Oggi l’ Organización de Estados Americanos (OEA), costiutita da 35 paesi, ha minacciato la sospensione dell’Honduras se non viene restituita a Zelaya il suo carico entro tre giorni. L’ultimatum è stato dato dopo aver deciso di condannare il golpe, decisione adottata all’unanimità dalla Assemblea Generale dell’ONU di martedì scorso. In una dichiarazione all’ONU Zelaya ha ribadito la sua promessa di tornare in Honduras giovedì, nonostante le minacce d’arresto che gli sono state fatte.