Politica
Lettera per la Pace e il Disarmo
Il Círculo Latinoamericano de Estudios Internacionales, che forma parte di Abolition 2000, promuove la firma di una lettera sollecitando il ritiro di tutte le basi degli Stati Uniti dall’America Latina.
Fin’ora hanno firmato artisti, politici, giornalisti e professionisti della società civile messicana, che stanno cercando di estendere l’iniziativa in altre regioni.
Proposta di legge canadese per un Ministero della Pace.
Il 30 settembre è stata depositata la prima proposta di legge di iniziativa popolare per un Dipartimento di Pace nel Parlamento canadese. Il disegno di legge chiede la costituzione di un Dipartimento Federale per la Pace, che coordini e promuova temi come il disarmo nucleare, i diritti umani ed economici, l’educazione alla pace e la prevenzione della violenza in Canada.
La Minga Globale per la Madre Terra e i Diritti dei Popoli
I movimenti indigeni di tutto il mondo hanno convocato la “Minga Globale per la Madre Terra”, dal 12 al 16 ottobre 2009. Si tratta di una grande mobilitazione pacifica, destinataria l’ONU, con le proposte dei popoli originari per fermare il riscaldamento del pianeta. Al suo passaggio in Bolivia inaugurerà il primo Tribunale di Giustizia Climatica.
Latinoamerica radioattivo?
“Mondo Senza Guerre” ripudia le dichiarazioni del Vicepresidente brasiliano che riterrebbe “conveniente” per il Brasile possedere armi nucleari. Secondo l’organizzazione, promotrice di una società senza violenza, sono dichiarazioni molto gravi perché riflettono un’ideologia che si oppone all’anelito di pace del continente e ai dettati della stessa costituzione del Brasile.
Le grandi potenze sono le principali esportatrici di armi
Secondo un rapporto di Amnesty International, Intermon Oxfam, Greenpeace e la Fondazione per la Pace PAU, la Spagna è oggi il sesto esportatore di armi, dopo gli USA, la Russia, la Germania, la Francia e l’Inghilterra. Secondo il rapporto nel 2008 la Spagna ha effettuato trasferimenti di materiale di difesa per un valore di 934 milioni di euro.
L’Obelisco di Buenos Aires vestito per la Marcia Mondiale
Mercoledì 7 ottobre alcuni attivisti del Movimento Umanista sono entrati all’Obelisco, monumento storico nazionale situato in pieno centro della città di Buenos Aires, su cui hanno appeso una bandiera arancione di quasi 50 metri con il logo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, accompagnata da bandierine arancioni.
Le grandi potenze: principali esportatrici di armi
Un rapporto di Amnesty International, Intermón Oxfam, Greenpeace e la Fundació per la Pau informano che la Spagna è oggi il sesto paese esportatore di armamenti, dopo gli Stati Uniti, la Russia, la Germania, la Francia e l’Inghilterra. Secondo il rapporto, nel 2008 la Spagna ha realizzato esportazioni di materiale di difesa per un valore di 934 milioni di euro.
Oltre 10.000 manifestanti contro il nucleare a Colmar, Francia. La polizia perturba in modo grave
La Rete “Sortir du nucléaire” («Uscire dal nucleare») è soddisfatta della riuscita della mobilitazione anti-nucleare a Colmar, con più di 10.000 manifestanti, per la chiusura della centrale nucleare di Fessenheim, la più vecchia e una delle più pericolose in Francia. Sabato 3 ottobre e domenica 4 avranno luogo dibattiti sui diversi problemi causati dall’industria nucleare.
Roma – 300 mila per la libertà d’informazione
“Disegni di legge “bavaglio”, azioni forti in sedi giudiziarie, continue, giornaliere invettive pubbliche dei potenti, a cominciare dal premier, contro giornali e giornalisti considerati non graditi.” Questi i motivi che hanno portato la Federazione Nazionale della Stampa Italiana a indire una manifestazione pubblica lo scorso 3 ottobre a Roma.
“Sortir du nucléaire” denuncia: bloccati i manifestanti tedeschi e svizzeri alla frontiera mentre Colmar è in stato d’assedio
La Rete “Sortir du nucléaire” (“Uscire dal nucleare”), federazione di 840 associazioni, denuncia fermamente i blocchi di cui sono vittime, alle frontiere con la Francia, i manifestanti tedeschi e svizzeri in viaggio per Colmar per partecipare alla grande manifestazione del 3 ottobre per chiedere la chiusura della centrale nucleare di Fessenheim.