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Politica

Il ritorno alla politica coloniale

L’uso della forza come mezzo per risolvere i conflitti è l’unico modo che conosce il governo del Presidente francese Nicolas Sarkozy? A giudicare dalla sua attiva partecipazione, prima in Libia e adesso nel paese africano della Costa d’Avorio sembra che, quanto meno, sia il più conveniente per frenare l’avanzata della destra nel suo paese.

Barack Obama sulla situazione in Medio Oriente

Il Presidente israeliano, Shimon Peres, e quello americano, Barack Obama, hanno concordato sul fatto che la situazione odierna nei paesi arabi, in seguito alle vicende dell’ultimo periodo, rappresenta “una sfida e un’opportunità” allo stesso tempo. Obama ha dichiarato anche che “la pace in Medio Oriente è più importante che mai”.

Azioni nonviolente a Londra

Il 26 marzo più di cinque cento milla persone hanno attraversato le strade del centro di Londra per andare a protestare contro i tagli all’istruzione, alla sanità e ai servizi sociali decisi dal governo liberal-conservatore di Nick Clegg e David Cameron. Hanno anche aderito gli studenti che dall’autunno scorso protestano contro il pesante aumento delle tasse universitarie.

Haiti: clima di tensione dopo i risultati elettorali preliminari

Il clima di tensione e le accuse di frode aumentano in Haiti, dopo l’annuncio dei risultati elettorali preliminari, che conferiscono la vittoria presidenziale al cantante Michel Martelly. Secondo il CEP il rappresentante del partito Risposta Contadina ha raggiunto il 67,57% dei voti validi, contro il 31,74% della sua avversaria del Gruppo dei Democratici Nazionali Progressivi.

Haiti aspetta un Presidente

Il sospetto di brogli elettorali durante le ultime elezioni di Haiti, come anche per le elezioni precedenti, è un’ombra che oscura il paese. Aspettando un’opportunità post elettorale, da una parte c’è J.C. Duvalier (“Baby Doc”) mentre dall’altra spera Jean-Bertand Aristide, il presidente democratico cacciato dagli USA nel 2004.

Milano: presidio contro la guerra en Libia

A Milano l’associazione umanista “Mondo senza Guerre e senza Violenza” ha partecipato, insieme a numerose altre associazioni e partiti politici, a un presidio contro la guerra in Libia, tenutosi sabato scorzzo in contemporanea ad analoghe manifestazioni in tante altre città in tutta l’Italia.
Nella foto l’intervento della portavoce Emanuela Fumagalli.

Polizia siriana arresta i manifestanti che protestano contro il regime

La straordinaria ondata di proteste in Siria si è trasformata nella maggiore sfida attuale contro il regime del partito socialista arabo Baath. Il giorno successivo alle manifestazioni di migliaia di persone, scese in piazza a favore della democrazia, durante le quali ci sono stai 9 morti, le autorità siriane hanno eseguito arresti di massa.

All’alba Roma si tinge di Nonviolenza: “Stop War”

Roma si sveglia con un messaggio nonviolento, direttamente indirizzato contro l’operazione “Odissey Dawn”, a firma umanisti. Questa mattina, infatti, all’alba, un gruppo di attivisti che si firmano “umanisti-nonviolenti”, sono saliti su Colle Oppio, di fronte al Colosseo, calando uno striscione di oltre dieci metri con una scritta dal chiaro significato: “Stop War”.

Costa D’Avorio, la crisi ignorata

Il Partito Umanista denuncia la violenza crescente dovuta alla crisi post-elettorale non risolta che si sta producendo in Costa D’Avorio.
Reclamiamo una soluzione nonviolenta che permetta al paese di superare la frattura sociale. La violenza indiscriminata ha causato numerose vittime, tra le quali Lacina, Drissa y Moumouni, militanti umanisti.

Tribù libiche partecipano a marcia di riconciliazione verso Bengasi

Membri delle maggiori tribù della Libia si unirono alla “Marcia Verde” intrapresa dalla capitale verso Bengasi per cittadini che promuovono la riconciliazione tra il Governo ed i ribelli. Bandiere verdi, rami di olivo e consegne sull’unità di questo paese, distinguono la mobilitazione dei civili che andranno verso la seconda città trasformata ora in capitale dagli oppositori.

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