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Politica

Piedad Córdoba: “La pace è un diritto di tutti coloro che subiscono le guerre”

Durante la sua visita lampo in Cile, Piedad Cordoba ha incontrato gli umanisti fornendo una testimonianza della sua coraggiosa e determinata lotta per conseguire condizioni minime di pace in un paese come la Colombia, da 50 anni in condizioni di guerriglia continua e incapace – come società – di risolvere i propri conflitti interni.

Dopo una lunga ed agitata notte, Tahrir rivendica l’orgoglio egiziano

5 mesi dopo essere esplosa la rivolta contro Mubarak, gli egiziani occupano la piazza Tahrir per rivendicare l’orgoglio nazionale con un sit-in di massa che riproporrà priorità per accelerare la transizione democratica. La mobilitazione battezzata come “venerdì di persistenza” cominciò molto prima, a giudicare dalle arringhe, slogan e bandiere che dominano la piazza di El Cairo

Cileni seguiranno in protesta, assicurano leader studenteschi

Rappresentanti degli studenti cileni assicurarono che continueranno le manifestazioni perché c’è un chiaro divorzio tra quello che propone il governo in materia di educazione e quello che vuole la cittadinanza. Esiste una disputa ideologica di fondo che deve risolversi attraverso un plebiscito, sostenne il dirigente universitario Cristobal Lagos.

Il suicidio come strumento di lotta

Sono stati molti coloro che, nel corso della storia, non potendo trovare una via d’uscita alle condizioni di ingiustizia sociale, si sono auto immolati come forma di denuncia e di lotta. Con il suicidio si cerca di risvegliare negli altri un sentimento di solidarietà di fronte all’impotenza, per aprire la strada al cambiamento collettivo delle condizioni di oppressione.

Grecia, in migliaia allo sciopero generale di 48 ore

Migliaia di manifestanti, cittadini greci, si stanno riunendo oggi di fronte al Parlamento all’inizio dello sciopero generale che durerà 48 ore. I leader sindacali hanno convocato lo sciopero per protestare contro i severi tagli che esigono i creditori internazionali come prezzo per concedere ulteriori aiuti finanziari.

Appello per la democrazia e il rispetto della legalità in Val di Susa

In questi giorni la Val di Susa sta vivendo momenti di tensione che
ricordano quelli del 2005 quando fu usata la
forza per imporre l’apertura di un cantiere in vista della
realizzazione del TAV Torino-Lione. Da allora nessun cantiere è
stato aperto ma le promesse di governi di aprire un
dialogo e un confronto con le istituzioni locali si sono
dimostrate un inganno.

Il vento del cambiamento continua a soffiare

La clamorosa vittoria dei “sì” ai referendum per abrogare la privatizzazione dell’acqua, le centrali nucleari e una vergognosa legge “ad personam” che permetteva a Berlusconi di non presentarsi ai processi contro di lui con la scusa di un “legittimo impedimento” è stata un atto di disubbidienza civile che ha coinvolto 27 milioni di italiani.

Le leggi abrogate in Italia con il referendum del 12-13 giugno

Ecco un riasunto delle misure abrogate con la volontá vincente nel referendum appena fatto in Italia.

Nucleare:

L’abrogazione delle norme sul nucleare ha impedito l’installazione di nuove centrali in Italia, impedendo il ritorno a un tipo di energia che era già stata bocciata nel referendum del 1987, poco dopo l’incidente di Chernobyl.

Le forze militari siriane intensificano le operazioni; migliaia i profughi al confine con la Turchia

Da Damasco giunge notizia di un’intensificazione delle operazioni militari nel nord del paese da parte delle forze di sicurezza siriane, intese a reprimere le proteste antigovernative che si stanno diffondendo. Lunedì ci sono stati centinaia di arresti nella città di Jisr al-Shughur. Le operazioni continuano ora a Maarat al-Numaan, nel nord della Siria.

L’ Italia decide con una maggioranza schiacciante di fermare i piani sulla ripresa del nuclerare

Con il referendum concluso lunedì, il 95% degli italiani ha votato contro la ripresa del nucleare in Italia. Questo voto è arrivato a distanza di un mese dall’annuncia della Germania di eliminare progressivamente le centrali nucleari nei prossimi dieci anni. Con lo stesso referendum, gli italiani hanno votato anche contro la privatizzazione dell’acqua.

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