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Politica

Lo squallore del palazzo e noi, il 99%, lì fuori indignati a riprenderci il futuro

Forse pochi al mondo come gli italiani hanno la sensazione plastica dell’incomunicabilità tra il palazzo e il paese reale, quello del 99% che non è più rappresentato dalle caste politiche, economiche e mediatiche che in questi trent’anni hanno costruito una narrazione nella quale l’aumentare smisurato dei loro privilegi era spacciato per democrazia e libertà.

Si dimetta il Ministro Maroni

In relazione ai gravi scontri di piazza durante la manifestazione svoltasi a Roma a cura del movimento pacifico degli Indignados, il responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’Associazione “G. Dossetti: i Valori” (www.dossetti.it) Corrado Stillo ha dichiarato:

Protestano gli indignati in più di 80 paesi

Uniti per un cambiamento globale senza distinzione di razza e credo politico, milioni di persone in più di 80 paesi dimostrarono oggi il loro disaccordo le élite politiche ed i poteri finanziari, in una giornata mondiale senza precedenti. Strade e piazze questo sabato si sono riempite di gente dall’America all’Asia, dall’Africa all’Europa

Niente fermerà il nostro volo

Pubblichiamo questa mail-comunicato che ci hanno mandato gli indignati di Roma. Una mail dove traspare una comprensibile amarezza ma la grande determinazione del popolo degli indignati a proseguire sulla strada intrapresa e che una gestione criminale dell’ordine pubblico ha inutilmente tentato di fermare.

La redazione di Pressenza Italia

Il lavoro del movimento non si ferma

P.za san Giovanni. Musica, allegria, voglia di condividere e stare insieme. Questa l’aria che si respirava fino all’arrivo dell’inferno. Questa l’aria che avrebbe preceduto la nostra assemblea pubblica indetta per le 17.

Pressioni per il cambiamento

Decine di migliaia di manifestanti, uomini, donne e bambini, si sono radunati ieri a Sana’a per chiedere un’ennesima volta un cambio al potere, mentre a New York il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ascoltava la relazione dell’emissario in Yemen, Jamal Benomar.

Uniti alle altre città del mondo per la global revolution

L’appello lanciato dagli indignados spagnoli qualche mese fa, ad unirsi il 15 ottobre in una grande giornata di mobilitazione, i cui rintocchi già riecheggiano in tutto il mondo, è stato subito accolto dal gruppo romano di indignati, che da mesi sta promuovendo assemblee secondo le modalità spagnole, in rete con il movimento d’indignazione europea.

15 Ottobre: Convocate manifestazioni in 45 Paesi e 60 città spagnole

Si scende in piazza per manifestare contro l’élite politica e finanziaria in 60 città spagnole e da Hong Kong all’Alaska… La protesta è convocata in 350 città di 45 Paesi.
Il video, con il quale il movimento chiama i cittadini alla protesta globale convocata per il prossimo sabato, 15 Ottobre, esordisce con: “scusate il disturbo, questa è una rivoluzione”.

Londra. Convegno sui media ribelli. I consigli di Chomsky ai movimenti Occupy

Noam Chomsky è intervenuto all’apertura dell’RMC parlando di Wall Street e degli eventi relativi delle ultime settimane, con idee su come far diventare il movimento più efficiente, più permanente, più focalizzato su obiettivi raggiungibli. Nessun dubbio sul suo pieno appoggio a questa “fine dell’apatia”, tra i fenomeni più importanti del momento

Ricetta per una rivoluzione pacifica: La primavera araba, M15 e Occupy Wall Street

Qualcosa di nuovo e di importante sta fermentando in Liberty Square (e ora si sta spargendo attraverso gli Stati Uniti). Le proteste dell’anno scorso nel Wisconsin sono state un evento sorprendente e significativo, ma il movimento Occupy Wall Street (OWS) potrebbe rappresentare la carta vincente del dissenso negli USA.

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