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Politica

Represse le manifestazioni degli indignati a Chicago, USA

130 membri di Occupy Chicago, parte del movimento statunitense Occupy Wall Street, sono stati arrestati quando hanno rifiutato di lasciare una piazza del centro della città dove protestavano chiedendo maggiore attenzione ai problemi della sanità e dell’istruzione e per l’applicazione di tasse più alte per i più ricchi.

L’uccisione di Gheddafi: una sconfitta del diritto

Morto in battaglia o vittima di un’esecuzione poco importa, l’uccisione di Muammar Gheddafi è una sconfitta per il diritto internazionale: lo dice alla MISNA Ottilia Maunganidze, esperta dell’Istituto per gli studi sulla sicurezza, un think-tank con sede a Johannesburg, uno dei più importanti in Africa.

Rapporto di Amnesty International sui trasferimenti di armi in Medio Oriente e Africa

Stati Uniti, Russia ed altri paesi europei hanno fornito grandi quantita’ di armi a governi repressivi del Medio Oriente e dell’Africa del Nord prima delle rivolte di quest’anno, pur avendo le prove del rischio che quelle forniture avrebbero potuto essere usate per compiere gravi violazioni dei diritti umani.

Questione di metodo: riflessioni e proposte sul dopo Roma 15 ottobre

la violenza ci indigna, la nonviolenza ci ingegna, con un post scriptum sulla tolleranza

Proteste e denuncie della repressione del governo yemenita

Tawakkul Karman, l’attivista insignita quest’anno del Premio Nobel per la Pace, ha guidato una manifestazione di protesta davanti alla sede delle Nazioni Unite a New York per chiedere alla comunità internazionale di porre fine alle violenze in corso nello Yemen.

Dieci cose che so sulla Violenza

La vera lotta da combattere non è solo la lotta collettiva contro le strutture violente di potere organizzato, ma anche la lotta individuale contro la tentazione del potere in tutte le sue forme.

L’editoriale di Carlo Gubitosa su peacelink.it sulle violenze a Roma.

15O: testimonianze da Río de Janeiro

Nonostante la pioggia e il vento, a partire dalle due del pomeriggio, la gente si è concentrata in Piazza Cinelandia, punto di riferimento per le manifestazioni nella città carioca. Erano circa 400 persone che hanno dato vita a qualcosa di veramente diverso rispetto a ciò che accade normalmente durante questi eventi. Questa volta, la gente è stata sorprendente.

La protesta globale

“E’ troppo tardi per il pessimismo” si legge sul cartellone che sfila per le strade di Madrid.
Contemporaneamente alla moltitudine scesa in piazza in tutto il mondo, qui sono circa mezzo milione di persone a manifestare. “Uniti per il cambiamento globale” è lo slogan che caratterizza le richieste di un movimento su scala mondiale.

La prima dichiarazione del movimento Occupy LSX

Quella che segue è la prima dichiarazione dell’Assemblea Generale del Movimento Occupy London Stock Exchange, basata sulle proposte dei piccoli gruppi. “L’Assemblea di oggi, composta da oltre 500 persone riunite sui gradini della cattedrale di Saint Paul, ha deliberato quanto segue. Essendo strumento di democrazia diretta, questa dichiarazione potrà essere modificata”.

15O: in migliaia a New York per la protesta globale

Gli organizzatori parlano di 15.000 persone giunte a Times Square sabato pomeriggio, alla fine di una giornata di cortei e proteste in gran parte di Manhattan. Da New York a Madrid, Roma, Londra, Jakarta, Tokio e Sidney, le manifestazioni si sono sommate alla protesta globale indetta dal movimento degli Indignados spagnoli, seguito poi dal movimento Occupy Wall Street.

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