Politica
Per la democrazia in Paraguay, in America Latina e nel mondo
Una volta ancora CLADE (Campagna Latinoamericana per il Diritto all’Istruzione) ci rivolgiamo alla comunità civile per esprimere solidarietà al popolo paraguayano di fronte al colpo di stato parlamentare di questa settimana, con il quale è stato destituito il presidente Fernando Lugo, eletto democraticamente.
Lettera aperta a Beppe Grillo per la raccolta di firme “Quorum zero più democrazia”
Pubblichiamo integralmente la letterea che i promotori della raccolta di firme “Quorum zero più democrazia” hanno inviato a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stelle affinché si impegnino concretamente nella raccolta di firme della Lege di Iniziativa Popolare che darebbe concreti strumenti di democrazia diretta ai cittadini italiani. Siamo a disposizione per pubblicare la risposta.
Tappeto rosso per Aung San Suu Kyi in GB, ma nessuno parla della nonviolenza
“Se ti senti indifeso, aiuta qualcuno”. Parole di saggezza dell’icona birmana della lotta per la democrazia. Per anni agli arresti domiciliari o in prigione, ha sempre rifiutato di partire: la sua detenzione era la migliore strategia nonviolenta per il cambiamento. Adesso, tutti vogliono essere fotografati accanto a lei, ma non si dice molto del metodo da lei scelto.
La “rabbia” di RFI e Reporter Senza Frontiere dopo la condanna all’ergastolo per Hassan Ruvakuki
RFI e Reporter senza frontiere esprimono la propria rabbia all’indomani della
condanna all’ergastolo pronunciata dal Presidente del Tribunale di Cankuzo (Est) il 20 giugno 2012 nei
confronti di Hassan Ruvakuki. Il giornalista di Bonesha FM nonché corrispondente del servizio in swahili di
RFI è stato riconosciuto colpevole di “atti terroristici”.
Siria – Il massacro di Hula: un riesame
Pressenza, in collaborazione con autori che offrono punti di vista non allineati con i media “accreditati”, ripubblica qui due articoli sulla questione del massacro di Hula. I reportage degli organi di stampa standardizzati, viceversa, seguono la linea secondo la quale responsabile del massacro sia il regime di Assad, e non si prendono la briga di correggerla.