Argomento
Zelaya incontra Clinton a Washington
Il deposto presidente honduregno Zelaya è a Washington, dove giovedì vedrà il Segretario di Stato Clinton. Zelaya ha criticato il colpo di stato del regime per bloccare il suo ritorno e continuare con la campagna elettorale. L’incontro di Zelaya con Clinton giunge dopo un riesame del Dipartimento di Stato che ha dichiarato la sua estromissione un “colpo di stato militare”.
La fiamma dell’Abolizione Nucleare accesa ad Hiroshima e portata in Nuova Zelanda
Il 5 agosto, il sindaco di Waitakere, Bob Harvey, ha acceso la Torcia dell’Abolizione del Nucleare nella Fiamma di Pace di Hiroshima, preludio al giro del mondo della fiamma durante la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Il sindaco Harvey è stato in Giappone all’assemblea annuale di Sindaci per la Pace, movimento di 3000 città che si oppongono alle armi nucleari.
D`Escoto: l’ONU si incammina verso il suo rinnovamento
L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) cammina diretta verso il suo rinnovamento poiché l’attuale struttura non risponde più alla realtà mondiale. Questa la dichiarazione del presidente dell’ABI, Miguel D`Escoto, che è stato in Bolivia per consegnare al presidente Evo Morales una pergamena in cui l’ABI lo ha dichiarato “Eroe mondiale della Madre Terra”.
Il Futuro in marcia per il centro di Buenos Aires
Centinaia di giovani con i corpi e i volti dipinti invitavano i passanti ad unirsi ad una marcia nel centro della città di Buenos Aires, per festeggiare il “Futuro in Marcia”. Secondo uno degli organizzatori, umanizzare la terra è impegnarsi ed insistere. Ostinarsi a trattare gli altri come si vuole essere trattati, anche se è difficile.
“In questa fase della mia vita penso che sia importante comprendere la dimensione della violenza”
In un’intervista esclusiva a Pressenza, Adrían Otero, ex cantante del gruppo argentino Memphis La Blusera, ha parlato di molte cose: la sua vita, la musica, Memphis, la situazione sociale e l’appoggio alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. “Non dobbiamo essere violenti con i violenti, poichè loro non sanno come non essere violenti”, ha dichiarato Otero.
Fallimento dei negoziati sulla divisione del potere in Madagascar
I negoziati che avevano come obiettivo di trovare una soluzione all’instabilità politica che dura da molti mesi in Madagascar, si sono arenati poiché le parti in causa non hanno trovato un accordo sulla Presidenza del governo di transizione. Ravalomanana ha dichiarato che la nomina di Rajoelina come Presidente costituirebbe un insulto alla democrazia.
L’ONU nomina Evo Morales “Difensore Mondiale della Madre Terra”
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha insignito il presidente Evo Morales con una medaglia ed una pergamena e lo nomina “Difensore Mondiale della Madre Terra”, secondo informazioni di fonti ufficiali. Il titolo a Morales viene conferito dopo i numerosi interventi che il Presidente boliviano ha realizzato all’ONU in difesa dell’ecosistema e delle risorse naturali
Bambini migranti si ribellano contro il governo greco
Questo è il secondo sciopero della fame che vede protagonisti circa 150 minori detenuti in Grecia in condizioni disumane. Human Rights Watch stima che nel 2008 almeno 1000 tra bambini e bambine migranti sono arrivati nel paese senza genitori né altre persone che li accompagnassero, e mancano piani per risolvere la situazione.
Debutto all’ONU della relatrice sulla violenza contro le donne
Rashida Manjoo, avvocato, originaria del Sudafrica, è stata pioniera nel suo paese della lotta contro la violenza domestica. L’avvocato sudafricano Rashida Manjoo ha iniziato il suo mandato come relatrice del Consiglio per i Diritti Umani sulla violenza contro le donne dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Il suo mandato si estenderà fino al 2012.
Gli Stati Uniti valutano di tagliare gli aiuti in Honduras
I consulenti del Dipartimento di Stato statunitense hanno raccomandato di considerare la rimozione dell’ex presidente Manuel Zelaya un colpo di stato. Questo potrebbe significare un taglio di dieci milioni di dollari. C’è accordo nel non riconoscere il risultato delle elezioni presidenziali di Novembre a meno che Zelaya non sia prima tornato al potere.