Argomento
La Marcia Mondiale benedetta dalla nipote di Gandhi
I venti marciatori sono arrivati il 12 ottobre a Nuova Delhi per onorare i numerosi incontri nelle diverse province dell’India. Dopo una lunga marcia a Nuova Delhi, dove l’equipe base è stata ricevuta da Tara Gandhi Bhattacharji, nipote di Gandhi, il gruppo si è preparato per recarsi a Bombay, Amritsar, Chennai e Trichur (Provincia del Kerala).
La Marcia Mondiale nei territori occupati in Palestina
Sono partiti da Betlemme i membri dell’équipe mediorientale della Marcia Mondiale che ieri hanno visitato i territori palestinesi occupati. Insieme a loro rappresentanti dell’associazione Holy Land Trust di Betlemme, un’organizzazione no profit che da anni lavora per lo sviluppo non violento delle comunità palestinesi.
Proposta di legge canadese per un Ministero della Pace.
Il 30 settembre è stata depositata la prima proposta di legge di iniziativa popolare per un Dipartimento di Pace nel Parlamento canadese. Il disegno di legge chiede la costituzione di un Dipartimento Federale per la Pace, che coordini e promuova temi come il disarmo nucleare, i diritti umani ed economici, l’educazione alla pace e la prevenzione della violenza in Canada.
La Marcia Mondiale a Tel Aviv e Gerusalemme
L’11 e 12 ottobre l’équipe mediorientale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è passata da Tel Aviv e Gerusalemme. Tra i marciatori anche Giorgio Schultze, portavoce europeo della marcia. L’équipe ha incontrato il Direttore dell’Università Ebrea della Musica e della Danza di Gerusalemme e il Consigliere Comunale Margalit del partito Meretz.
“Premio Nobel Alternativo” per Alyn Ware, Coordinatore della Marcia Mondiale in Nuova Zelanda – Aotearoa
Uno dei “Right Livelihood Awards” del 2009, meglio noti come Premi Nobel Alternativi, va ad Alyn Ware, Coordinatore della Marcia Mondiale in Nuova Zelanda – Aotearoa, “per la sensibilizzazione efficace e creativa, per le sue iniziative di oltre vent’anni di educazione alla pace e di impegno per la liberazione del mondo dalle armi nucleari”.
Lancio della campagna “Violenza Zero 2010” a Basilan.
L’invito per l’elezione pacifica e nonviolenta in Basilan, nelle Filippine, ha assunto un volto nuovo: gruppi pacifisti locali e internazionali ed enti governativi hanno lanciato la Campagna “Violenza Zero 2010”, lo scorso 7 ottobre al Basilan State College Gymnasium. L’avvio ha coinciso con l’arrivo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nelle Filippine.
Si conclude a Rodi (Grecia) il World Public Forum “Dialogue of Civilization”
Dall’8 all’11 ottobre sull’isola di Rodi (Grecia) si è tenuta la Settima Sessione Annuale del Forum Pubblico Mondiale “Dialogo di Civiltà”. Il Centro Mondiale di Studi Umanisti è intervenuto sul tema della nonviolenza come unica via d’uscita dalla crisi attuale, presentando l’iniziativa della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.
La Minga Globale per la Madre Terra e i Diritti dei Popoli
I movimenti indigeni di tutto il mondo hanno convocato la “Minga Globale per la Madre Terra”, dal 12 al 16 ottobre 2009. Si tratta di una grande mobilitazione pacifica, destinataria l’ONU, con le proposte dei popoli originari per fermare il riscaldamento del pianeta. Al suo passaggio in Bolivia inaugurerà il primo Tribunale di Giustizia Climatica.
Il Senegal chiede una “muraglia verde” in Africa
Il progetto consiste nel piantare alberi da Dakar – la capitale senegalese – fino a Yibuti nel corno del continente; un’estensione di 7.000 kilometri lungo tutto il continente per ridurre l’impatto della desertificazione. Il Senegal ha chiesto alla comunità internazionale appoggio per realizzare il progetto della “Grande Muraglia Verde” in Africa.
Hiroshima e Nagasaki proposte per ospitare i Giochi Olimpici del 2020
“ I giochi Olimpici sono il simbolo della pace nel mondo e dell’abolizione delle armi nucleari” ha affermato Tadatoshi Akiba, sindaco di Hiroshima. Il Comitato Olimpico Internazionale (COI) sta vagliando le candidature per le Olimpiadi del 2020 delle due città giapponesi che nel 1945 subirono gli attacchi atomici che causarono circa 220.000 morti.