Cultura e Media
Cittadini senza diritti. Rapporto Naga 2009. Ingombranti inesistenze
Si è tenuta stamattina la conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2009. I dati sono sorprendenti: lunghe permanenze, altissimi tassi di istruzione e di occupazione. Risultati che sovvertono la retorica sull’immigrazione irregolare e che permettono di far luce su un universo tenuto sconosciuto e guardato con diffidenza.
Verso la Macedonia tra folklore e conflitti
Sulla strada da Salonicco a Skopje il pullman della Marcia Mondiale dei Balcani è stato accolto da sindaci, assessori alla cultura e centinaia di bambini e insegnanti nei paesi della Repubblica di Macedonia. La marcia, organizzata dall’associazione umanista Mondo Senza Guerre, stavolta ha attraversato, nell’ordine, Bitola, Resen, Ohrid, Struga, Gostivar, Tetovo e Skopje.
La Marcia Mondiale all’Università di Salonicco
Le istituzioni di Salonicco si sono riunite presso l’Università Aristotelous per dare il benvenuto alla delegazione della Marcia Mondiale giunta in città. Durante la cerimonia Schultze, portavoce della Marcia, ha consegnato la “Carta per un mondo senza violenza”, scritta dai Premi Nobel per la Pace, alla Presidentessa dell’Unesco che si è impegnata a darne ampia diffusione.
La Peace Boat sta per approdare in Ecuador
Nel suo 67° viaggio attorno al mondo la Peace Boat arriverà al porto di Manta per partecipare alla conferenza sulle Costituzioni di Pace, già adottate da Giappone, Ecuador e Costa Rica. A bordo anche 10 sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, che partecipano all’iniziativa “Viaggio Globale per un Mondo Libero da Armi Nucleari”
La Marcia Mondiale attraversa i Balcani e punta verso la sede dell’ONU. Istanbul – Ginevra
A Istanbul una grandiosa manifestazione lungo le strade della città ha celebrato l’arrivo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nei Balcani. Il team dei marciatori percorrerà tutta l’Europa sud orientale fino alla sede dell’ONU a Ginevra passando per Salonicco, Skopje, Pristina, Belgrado, Sarajevo, Zagabria, Lubjana, Trieste e Vicenza.
La Marcia Mondiale vince il Premio all’Efficacia nelle JOSC 2009
I lavoratori umanisti dell’associazione COHUB (Circolo dei lavoratori umanisti) del Benin hanno partecipato il 19, 20 e 21 ottobre nelle JOSC 2009 (Giornate delle Organizzazioni della Società Civile), e hanno ricevuto il “Premio all’Efficacia” per la loro presentazione e per l’azione realizzata nel contesto della Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza.
La Magia della Marcia è passata a City Hall
Continuiamo con la nostra agenda dopo essere arrivati a Yongsan dove gli attivisti della città si sono concentrati in un emotivo atto, per protestare per la morte di 5 persone in un incidente con la polizia che cercava di sfrattarli dalle loro abitazioni. Sembrerebbe che dietro quella brutalità c’è la speculazione immobiliare.
Pérez Esquivel: “Pensavamo che le dittature fossero superate e invece nella realtà non è così”
Adolfo Pérez Esquivel, Premio Nobel per la Pace 1980, si è mostrato sorpreso per il riconoscimento concesso a Barack Obama con il Nobel per la Pace 2009. Dialogando durante il programma radiofonico “Comunicación Directa” di FM della Azotea di Mar del Plata (Argentina) ha parlato anche della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e sul colpo di stato in Honduras.
Incontro Multiartistico a Mendoza
La senatrice Miriam Gallardo insieme all’organizzazione umanista Mondo Senza Guerre di Mendoza dà vita ad un incontro multiartistico per la nonviolenza, che si svolgerà tra il 2 novembre 2009 e il primo gennaio 2010. In lavori di gruppo giovani e bambini rappresenteranno attraverso differenti espressioni artistiche il mondo in cui aspirano a vivere.
I marciatori intervengono pacificamente a favore di alcuni manifestanti a Yongsan, in Corea del Sud.
Durante una manifestazione per la morte di cinque persone, a seguito di un incidente con la polizia sul cui sfondo grava l’ombra della speculazione edilizia, i marciatori intervengono in favore dei parenti delle vittime che erano stati circondati dalla polizia. Gli abbracci che il gruppo rivolge loro e le parole che un monaco zen scambia con la polizia risolvono la situazione.