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Ecologia ed Ambiente

I rischi dell’estrazione di gas dal lago Kivu

È tutto pronto per l’estrazione del gas metano dal Lago Kivu: l’installazione galleggiante che permetterà di prelevare il gas a 80 metri di profondità, nonché la centrale di trasformazione in energia, sono state inaugurate ieri a Karongi, in riva al lago, 150 chilometri a ovest dalla capitale Kigali. All’inaugurazione ministri e l’azienda statunitense titolare del progetto

Ritrovati i fossili dei più antichi viventi

Sono la più antica traccia di vita conosciuta e probabilmente tra i primi viventi ad aver popolato la Terra dei primordi, dove l’atmosfera era composta principalmente da zolfo, metano e CO2 e si susseguivano violenti terremoti e eruzioni. Sono stati ritrovati in Australia da un gruppo di ricercatori delle università Western Australia e Oxford

Gli indigeni avranno voce sullo sfruttamento delle loro terre

Bloccata al Congresso dal maggio 2010, con la forte opposizione dell’allora presidente di centro-destra Alan García, è stata infine approvata dal nuovo congresso uscito dalle recenti elezioni la legge che obbliga lo Stato a consultare le popolazioni indigene sui progetti di sfruttamento delle risorse naturali presenti nei loro territori.

La ricerca della verità su Fukushima

Sulla drammatica serie di incidenti ai reattori nucleari della centrale di Fukushima dell’11
marzo scorso, dopo l’inevitabile attenzione iniziale è calato un silenzio tombale. Si è trattato di
un’operazione mediatica che ha avallato una prima versione volutamente lacunosa e molto riduttiva
della dinamica e della gravità degli incidenti.

Care forze dell’ordine… ricevete, con questa lettera, un caloroso saluto

Pubblichiamo una lettera alle Forze dell’Ordine scritta da umanisti torinesi coinvolti nella manifestazione NO-TAV del 3 di Luglio.
Un contributo nonviolento e un’analisi umanista al dibattito sorto dopo gli incidenti accaduti in quella manifestazione. Per farlo si ispirano alle “Lettere ai miei amici” di Silo e più esattamente all’Ottava Lettera.

Val di Susa, quando lo Stato viola la legge

Lo scontro non è fra manifestanti a volto coperto e poliziotti, ma fra volontà popolare e lobby economiche.
La Convenzione di Aarhus (recepita con legge 108/2001) non consente di fare scelte ambientali senza il consenso dei cittadini. Eppure le scelte vitali sono prese spesso escludendo le popolazioni. Non si possono usare due pesi e due misure nel condannare la violenza.

Almeno 50.000 manifestano tra le montagne contro l’Alta Velocità

Un corteo colorato e pacifico si snoda tra le montagne della bellissima Val di Susa. “Assedia” simbolicamente i cantieri dell’Alta Velocità, presidiati dalla polizia in assetto di guerra. Vuol dire no a un progetto insensato con alle spalle l’ombraq della Mafia e della speculazione. Ma la polizia e la disinformazione sono in agguato.

I temi del contendere

Sono 22 anni che in Val di Susa si discute sull’opportunità di costruire una linea ad Alta Velocità. In questa sintesi che presentiamo si analizzano i vari argomenti pro e contro; la sintesi è una nostra elaborazione e riassunto di più ampli materiali disponibili sui siti del movimento NO TAV.

Approfondimenti, documenti, ultime notizie:

http://www.notav.eu

Gli sforzi dell’Ordine

Continuiamo la pubblicazione delle cronache di Ivo Ghignoli dal presidio della Maddalena, dove i militanti NO TAV stanno pacificamente protestando contro la costruzione della linea ferroviaria ad Alta Velocità Lione-Torino; las linea dovrebbe bucare una montagna e sconvolgere l’intero assetto idrogeologico della la Val di Susa, vicino a Torino.

Oggi in Val di Susa: cronaca delle brutalità

Ivo Ghignoli, militante NO-TAV, umanista, dirigente regionale dell’ARCI racconta quasi in diretta le brutali azioni della polizia.dalla barricata nonviolenta a difesa del sacrosanto diritto dei popoli ad autodeterminare il loro destino.
Da anni in Val di Susa, nord-ovest dell’Italia, il movimento NO-TAV chiede che non vengano effettuati i lavori per l’Alta Velocità

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