Questioni internazionali
Cominciato il Global Media Forum 2012
Prime impressioni su questo forum organizzato dalla compagnia di informazione internazionale Deutsche Welle per i giorni dal 25 al 27 giugno a Bonn. Vi terremo informati anche sui prossimi passi che il gruppo di Pressenza qui presente farà nei prossimi giorni, tra i quali la partecipazione al dibattito “Informazione, comunicazione e cultura della pace”.
Siria: I ribelli responsabili del Massacro di Houla
In un articolo del 9 giugno John Rosenthal ha richiamato l’attenzione sulle parole dell’inviato
speciale ONU, Kofi Annan, riguardo a un “punto di non ritorno” del conflitto siriano: il selvaggio
massacro di oltre 90 persone, prevalentemente donne e bambini, del quale il regime siriano di Assad è stato immediatamente accusato dalla quasi totalità dei media occidentali.
Appunti sulla nonviolenza indignata
Mentre i governi europei continuano ad essere sottomessi all’impero delle corporazioni milito-finanziarie e applicano, inciampando più volte contro le stesse pietre, i percorsi di adeguamento e di tagli, il dissenso cresce, si moltiplica.
Ormai non è più la sinistra ortodossa ad opporsi a questa involuzione, sono le persone sensate, appartenenti a qualunque ideologia.
Iran: le richieste del movimento verde per un Medio Oriente senza nucleare
Il Cammino Verde della Speranza è il nome del movimento creato dal leader Mir Hossein Mousavi a seguito della pesante repressione messa in atto dal governo di Ahmadinejad nei confronti del popolo iraniano dopo le contestate elezioni presidenziali del 2009.Il Consiglio del movimento ha pubblicato la seguente dichiarazione (enfasi di Pressenza sul paragrafo iniziale)
Redattore del quotidiano Dawn trovato assassinato a Karachi
Reporter senza Frontiere apprende con dolore dell’assassinio di Murtaza Razvi, redattore aggiunto del quotidiano di lingua inglese [Dawn](http://www.dawn.com), il cui corpo senza vita è stato trovato ieri in un appartamento di Karachi, capoluogo della provincia meridionale di Sindh. Aveva le mani legate, e sul corpo segni di tortura e di strangolamento.
Bahrein, la censura in pole position
Reporter senza frontiere lancia una campagna e una petizione per denunciare l’incredibile politica di repressione condotta dal regime del re Hamad Ben Aissa Al-Khalifad dall’inizio della primavera araba e la sua opera di propaganda la cui punta di diamante è il grand prix di Formula 1, dal 20 al 22 aprile 2012.
(Link alla campagna e alla petizione in fondo all’articolo)