Dal 1999 a oggi Banca Etica ha dimostrato di aver vinto la prima scommessa: quella di mettere in pratica ogni giorno una finanza orientata realmente al bene comune. Ora inizia la fase del consolidamento del modello di Banca che abbiamo inventato da zero.
Il Piano riafferma la distintività di Banca Popolare Etica, alternativa sostenibile al resto del sistema bancario e che ha fortemente supportato l’economia civile anche durante la presente recessione: i finanziamenti erogati da Banca Etica nel 2011 sono cresciuti del 24% rispetto all’anno precedente, contro il +2% registrato dalla media del sistema bancario nazionale; a dispetto di chi credeva che finanziare il sociale fosse troppo rischioso.
Mentre i media ci parlano di Piani Industriali al ribasso che scaricano la mancata redditività sul costo del personale, con esuberi e sportelli chiusi, Banca Etica sceglie di aumentare gli investimenti per poter crescere in modo equilibrato e sostenibile e rispondere alle esigenze di un numero di clienti sempre maggiore.
Sul fronte delle relazioni con i clienti il Piano prevede alcune “azioni–chiave”:
· Lancio di prodotti e servizi innovativi e qualificanti in linea con la tipicità di Banca Etica
· Aumentare la sinergia con le Reti di riferimento (Bio, Gas, Green Energy, Giovani, Immigrati)
· Espansione della Rete con l’apertura di una nuova filiale a Bergamo e l’assunzione di 11 nuovi Banchieri Ambulanti per alcune aree sprovviste di filiali
· Multicanalità: aumento dell’operatività on line; ATM evoluti, supporto alla clientela con strumenti 2.0
· Nuovo sito web e rafforzamento delle policy per la responsabilità sociale d’impresa
Gli ambiziosi obiettivi del Piano prevedono – a fine 2014 – di portare la raccolta di risparmio a un miliardo di euro (+10% rispetto al 2010); gli impieghi 830 mln € (+15% sul 2010) e il capitale sociale a 59 mln € (+19% sul 2010).